(di Gregorio Scaglioli) – Alla ripresa del campionato, molti club devono fare i conti con giocatori infortunati durante le gare delle Nazionali per le qualificazioni la cui assenza potrebbe pesare nelle prestazioni in campo, proprio per questo la FIFA ha attuato un programma di protezione per “alleviare” (almeno economicamente) i danni: il FIFA Club Protection Program prevede, infatti, un rimborso economico per un periodo di indisponibilità del giocatore superiore a 28 giorni. Il programma è entrato in vigore per la prima volta agli Europei 2012 e copre tutte le squadre europee che rilasciano giocatori per le competizioni della Nazionale A (inclusi i Giochi Olimpico) con un rimborso proporzionale allo stipendio fisso del giocatore ed all’entità dell’infortunio fino ad un massimo di 7,5 milioni.

Nel caso di Alexis Sanchez, infortunatosi nella partita tra Colombia e Cile e il cui decorso è già stato stabilito, l’Inter riceverà un rimborso di 849mila euro mentre il Manchester United 1,2 milioni di euro a causa del pagamento condiviso dello stipendio del cileno; situazione diversa, invece, per Zapata e D’Ambrosio. In questo caso le società non riceveranno alcun indennizzo, in quanto il periodo di indisponibilità dei giocatori è inferiore ai 28 giorni.

La FIFA aveva preventivato una spesa di 106 milioni di euro nel primo triennio (2015-18) ma i rimborsi si sono fermati a 93 milioni di euro mentre sono stati stanziati 320 milioni di euro per il periodo 2019-2022 nel quale avranno luogo gli Europei.