Tokyo 2020: Il Presidente della Worlds Athletics Sebastian Coe chiede il rinvio delle Olimpiadi
(di Sejon Veshaj) – Il presidente della World Athletics (ex IAAF) Sebastian Coe, in una lettera ufficiale inviata al Presidente del Comitato Olimpico Internazionale (CIO) Thomas Bach, ha chiesto il rinvio dei Giochi olimpici di Tokyo 2020 a causa della pandemia da Coronavirus che sta stravolgendo tutto il sistema sportivo mondiale.
Nella sua lettera a Bach, il presidente Coe ha dichiarato: “Nessuno vuole vedere rinviati i Giochi olimpici ma come ho detto pubblicamente, non possiamo assolutamente anteporre interessi economici e organizzativi a scapito della salute e della sicurezza degli atleti. Credo sia impensabile dare il via a questi Giochi e auspico una decisione responsabile da parte del CIO”.
Successivamente, l’ex mezzofondista nonché due volte campione olimpico dei 1500 metri piani, a Mosca 1980 e a Los Angeles 1984, ha elencato tre motivi principali per ritardare i Giochi del 2020:
– Equità della competizione: “Molte Federazioni fanno presente che non possiamo più aspettarci condizioni eque e paritarie nelle competizioni, a causa delle diverse misure attuate dai Paesi colpite dal Coronavirus e l’impossibilità per migliaia di atleti di poter allenarsi normalmente”.
– Rischi di infortunio: “Se gli atleti non sono in grado di allenarsi correttamente entrambi sappiamo, essendo stati anche noi professionisti, che le probabilità di incorrere in infortuni gravi sono molto più alte rispetto alla norma”.
– Benessere emotivo degli atleti: “L’incertezza sulla disputa dei Giochi olimpici e il desiderio degli atleti di eccellere e di non sfigurare nella competizioni, sta causando una angoscia emotiva a cui possiamo, collettivamente, porre fine”.
Nella giornata di ieri, il Canada è diventato il primo Paese a ritirarsi ufficialmente dalle Olimpiadi e dalle Paralimpiadi di questa estate. Il comitato olimpico e paralimpico canadese ha dichiarato di aver preso tale decisione dopo aver consultato atleti, gruppi sportivi e governo. Anche il primo ministro giapponese Shinzo Abe ha dichiarato al Parlamento del suo Paese che un rinvio di Tokyo 2020 sarebbe inevitabile senza la partecipazione di tutte le Nazioni.
Il CIO si è concesso quattro settimane per decidere sul futuro dei Giochi. Diverse opzioni sono state vagliate, tra cui quella di un posticipo dell’evento nei mesi successivi o, molto probabilmente, il completo rinvio di un anno, al luglio 2021.
Nei giorni scorsi Bach ha affermato che “La cancellazione non è all’ordine del giorno”, prendendo in considerazione anche l’ipotesi di Giochi “ridimensionati” ma il ritiro del Canada e nelle ultimissime ore anche della Federazione australiana, sembra portare ad un inevitabile rinvio all’estate 2021 dei Giochi della XXXII Olimpiade.
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