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IMG E ALTRI BROADCASTERS INTERNAZIONALI INTERROMPONO I PAGAMENTI DEI DIRITTI TV
(di Marco Casalone) – Secondo diverse fonti giornalistiche inglesi International Management Group (IMG), multinazionale organizzatrice di eventi sportivi con sede a New York, si è rifiutata di pagare l’ultima rata dei diritti di trasmissione della FA Cup inglese vista l’interruzione della competizione a causa dell’emergenza legata alla diffusione del virus COVID-19.
I quarti di finale del torneo avrebbero dovuto svolgersi gli scorsi sabato 21 e domenica 22 marzo ma, a causa dello stop forzato imposto dalla Football Association, sono stati rinviati a data da destinarsi e la ripresa dell’intera attività agonistica è tuttora incerta.
IMG, in forza ad un accordo sottoscritto con la Federazione inglese nel 2016 e valido fino al termine della stagione 2023-2024, detiene i diritti di trasmissione internazionali della Coppa d’Inghilterra (ad eccezione dell’Europa Occidentale, del Medio Oriente e del Nord Africa) per i quali versa nelle casse della FA oltre 120 milioni di sterline all’anno (poco più di 110 milioni di euro) ripartiti su più rate.
Le due parti sarebbero attualmente in trattativa per raggiungere un compromesso, vista anche l’enorme perdita alla quale potrebbe incorrere la Football Association (in caso di cancellazione definitiva della coppa), che comporterebbe il mancato incasso dei diritti degli ultimi tre round, tradizionalmente i più seguiti dagli appassionati.
La notizia della sospensione del pagamento da parte di IMG, rilanciata per la prima volta dal celebre tabloid inglese Daily Mail, arriva a pochi giorni di distanza da prese di posizioni analoghe da parte di altri importanti broadcasters internazionali: l’emittente svedese Nordic Entertainment Group (NENT) è stata la prima emittente a decidere di non pagare i diritti di trasmissione degli eventi sportivi fino alla loro ripresa, un esempio seguito dal servizio di video streaming DAZN, dalle pay-tv transalpine Canal Plus e beIN Sports e dalla rete brasiliana Globo.
I quarti di finale del torneo avrebbero dovuto svolgersi gli scorsi sabato 21 e domenica 22 marzo ma, a causa dello stop forzato imposto dalla Football Association, sono stati rinviati a data da destinarsi e la ripresa dell’intera attività agonistica è tuttora incerta.
IMG, in forza ad un accordo sottoscritto con la Federazione inglese nel 2016 e valido fino al termine della stagione 2023-2024, detiene i diritti di trasmissione internazionali della Coppa d’Inghilterra (ad eccezione dell’Europa Occidentale, del Medio Oriente e del Nord Africa) per i quali versa nelle casse della FA oltre 120 milioni di sterline all’anno (poco più di 110 milioni di euro) ripartiti su più rate.
Le due parti sarebbero attualmente in trattativa per raggiungere un compromesso, vista anche l’enorme perdita alla quale potrebbe incorrere la Football Association (in caso di cancellazione definitiva della coppa), che comporterebbe il mancato incasso dei diritti degli ultimi tre round, tradizionalmente i più seguiti dagli appassionati.
La notizia della sospensione del pagamento da parte di IMG, rilanciata per la prima volta dal celebre tabloid inglese Daily Mail, arriva a pochi giorni di distanza da prese di posizioni analoghe da parte di altri importanti broadcasters internazionali: l’emittente svedese Nordic Entertainment Group (NENT) è stata la prima emittente a decidere di non pagare i diritti di trasmissione degli eventi sportivi fino alla loro ripresa, un esempio seguito dal servizio di video streaming DAZN, dalle pay-tv transalpine Canal Plus e beIN Sports e dalla rete brasiliana Globo.
Un’eccezione è però costituita dall’agenzia Pitch International, detentrice fino al 2024 dei diritti di trasmissione della FA Cup per l’Europa Occidentale e le regioni di Medio Oriente e Nord Africa e rivale di IMG, che nonostante il blocco delle partite ha già regolarmente corrisposto quanto dovuto alla federazione inglese.
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