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Emergenza Coronavirus: per i Blancos ricavi a rischio nell’area delle sponsorship

(di Raffaele Dell’Aversana) – Il Real Madrid è una polisportiva spagnola al cui interno lavorano circa 500 addetti, che sotto i colpi dell’emergenza sanitaria rischiano di perdere il proprio posto di lavoro.
Il Consiglio di amministrazione aveva approvato, per l’anno 2018/19, un reddito operativo, senza contare le plusvalenze ottenute trasferendo i giocatori, di 757,3 milioni di euro (+0,8% rispetto all’anno precedente); un risultato operativo prima dell’ammortamento di 176,3 milioni di euro (+19,8% rispetto all’anno precedente); un utile netto di 38,4 milioni di euro (+23,1% rispetto all’anno precedente); un patrimonio netto di 532,8 milioni di euro (+38,3 milioni di euro rispetto all’anno precedente). Per la stagione 2019/2020 aveva previsto un budget di 822,1 milioni di euro e un utile (ante imposte) di 41,4 milioni di euro (previsioni che saranno chiaramente riviste al ribasso).
La fonte principale di introiti dei Blancos non è legata né alla compravendita dei calciatori, né al ticketing, bensì all”area marketing (ramo d’azienda che avrebbe generato 371 milioni di euro, pari al 45% delle entrate totali).
In scadenza contrattuale a dicembre 2020 era prevista a breve una nuova firma con Adidas (Sponsor Tecnico) che avrebbe versato nelle casse del club 120 milioni di euro a stagione per i prossimi 12 anni fino al 2031 (nuovo accordo che sarà sicuramente rinegoziato a cifre più basse).
Il main sponsor di maglia, Fly Emirates, fino al 2022 avrebbe dovuto garantire 70 milioni di euro all’anno (cifra che sicuramente sarà oggetto di discussione a cifre più basse).
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Marcel Vulpis

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