Uva (Uefa): Il sistema sportivo è una economia complementare non prettamente competitiva
Si è tenuto ieri il 2° webinar dal titolo “Crescere Insieme” organizzato in video conferenza dall’Ascoli calcio (club di Serie B). Il progetto è stato ideato e coordinato da Andrea Di Maso, vice presidente vicario del club piceno (con delega al marketing).
Ospite speciale Michele Uva, vice-presidente Uefa e con un lungo curriculum nel mondo dello sport.
“L’Ascoli è una piazza importante di Serie B che vanta tanti anni di Serie A ed a cui auguro di tornarci presto. Per farlo serve una precisa programmazione, a partire dall’impiantistica. Avere un centro sportivo ed uno stadio di proprietà, quest’ultimo in particolare gestito in un medio-lungo periodo, porta sicuramente stabilità per una società, sia a livello sportivo che sociale ed economico. In Italia siamo oggettivamente indietro da questo punto di vista, ci sono tre impianti con standard europei (Juventus, Udinese e Frosinone) ed a breve si aggregherà anche l’Atalanta. Il sistema sportivo è un’economia complementare, non prettamente competitiva. Non ci possono essere velocità e disciplina di una singola azienda, queste sono caratteristiche che spettano alle varie Leghe. Il calcio tedesco, per dire, dal punto di visto sportivo negli ultimi giorni ha dato l’ennesima dimostrazione di ragionare assolutamente come sistema. Da noi purtroppo si continua a “giocare a ping-pong” rimpallandosi continuamente le responsabilità, così si fa solamente il male del calcio. L’Ascoli, per fare il suo spettacolo, ha bisogno delle altre 19 squadre di Serie B. Il club bianconero dimostra di avere voglia di confrontarsi e di crescere come testimonia questo webinar, ma se domani mattina la Lega dovesse decidere di non giocare più lo stesso Ascoli avrebbe poi da affrontare tutta una serie di problematiche, soprattutto economiche” – ha spiegato durante il webinar Michele Uva (vice-presidente Uefa).
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