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Elezioni USA 2020, sarà Joe Biden il presidente: ecco cosa cambia in America

(di Marco D’Avenia) – Anche se il conteggio dei voti non è stato ancora ultimato negli stati chiave, è ormai certo che Joe Biden (nella foto in primo piano) sarà il 46° Presidente degli Stati Uniti d’America. Il vantaggio del democratico è infatti consistente e stabile in Pennsylvania, Nevada, Arizona e Georgia, il che gli permetterebbe di raggiungere quota 270 grandi elettori, ovvero il “magic number” necessario a conquistare la Casa Bianca. Ma cosa cambierà in America a partire dal 20 gennaio (data in cui secondo il XX emendamento inizierà ufficialmente il nuovo mandato)?

Ecco 5 temi cruciali destinati a cambiare rotta con la presidenza Biden:

1 – CORONAVIRUS

È stata un’elezione decisamente influenzata dalla pandemia da Covid-19. I voti anticipati dei democratici, invitati proprio da Joe Biden ad utilizzare l’”early vote” per posta, si stanno rivelando decisivi. Tuttavia gli USA fanno registrare sempre il numero più alto per casi giornalieri (ieri 132.979) e per decessi (237.000 in totale). Con il cambio di consegne alla Casa Bianca, la gestione della pandemia cambierà totalmente: dalle fake news di Donald Trump, si passerebbe alla fiducia nella scienza di Joe Biden. Il democratico ha infatti promesso tamponi gratuiti per tutti e un’equipe di 100.000 persone per avere un sistema nazionale di tracciamento dei contagi. Il democratico difenderà strenuamente anche l’”Obama Care”, sistema federale di copertura sanitaria gratuita. Senza contare il fatto che Anthony Fauci, chiamato dallo stesso Trump per far parte della task-force anti Covid, resterebbe alla Casa Bianca dopo le minacce, ormai vane, del presidente di licenziarlo dopo le elezioni.

2 – POLITICA INTERNA

L’America che si è presentata al voto ha sbarrato le finestre delle proprie case e le vetrine dei propri negozi per paura di proteste violente a seguito del risultato delle elezioni. Segno che gli Stati Uniti sono arrivati all’Election Day in un clima polarizzato, diviso, quasi tossico. Molti degli americani intervistati hanno attribuito queste lacerazioni nel tessuto sociale proprio a Donald Trump, accusato di essere il presidente solo dei suoi sostenitori e non di tutta la nazione. Biden invece ha già dichiarato di voler essere una figura unificante, di voler ricucire questo strappo fra popolo e istituzioni. Il piano del democratico (“Build back better”) consiste in una serie di misure dedicate proprio alle fasce più deboli della popolazione. Se le promesse venissero mantenute, le minoranze potrebbero beneficiare di 32 miliardi di dollari in ammortizzatori sociali e incentivi, per permettere loro di integrarsi. Dovrebbe partire inoltre un piano per diminuire le incarcerazioni: 20 miliardi per favorire il reinserimento dei soggetti con precedenti penali nella società, con la promessa, molto ambiziosa, di eliminare la pena di morte negli stati che ancora la prevedono. L’aggravante per i crimini perpetrati per mezzo di ideologie razziste e omo-transfobiche sarà un’altra battaglia che Biden cercherà di portare avanti.

3 – ECONOMIA

In molti, anche i sostenitori più moderati del partito democratico, hanno accusato Joe Biden di portare avanti un programma economico di estrema sinistra. Misure come l’innalzamento della paga oraria (da 7.25$ a 15$), i ristori per le categorie più colpite dal Covid e i 200$ al mese in ammortizzatori sociali andrebbero proprio in questa direzione. Ma attenzione a non generalizzare: Biden incentiverà anche misure più protezionistiche, come l’ampliamento del piano “Buy American” per incoraggiare l’acquisto di merci “made in USA” che godrà di 400 miliardi di dollari in più. Dovrebbero essere in arrivo anche prestiti federali per studenti universitari (10.000$) e l’asilo nido gratuito per tutte le fasce di popolazione.

4 – AMBIENTE

Abbiamo tutti negli occhi la foto di Greta Thunberg che guarda in cagnesco Donald Trump al vertice sul clima di New York. Il Tycoon ha sempre negato le prove scientifiche sul cambiamento climatico, ha concesso la deforestazione di aree protette in Alaska e ha ritirato la firma degli Stati Uniti dagli accordi sul clima siglati a Parigi. Joe Biden avrà sicuramente una sensibilità più acuta per quanto riguarda l’ambiente. L’ex vice-presidente ha infatti promesso di destinare 2.000 miliardi di dollari alla “green economy”, di rientrare negli accordi di Parigi e auspica che entro il 2050 gli Stati Uniti saranno un paese a zero emissioni di CO2.

5 – POLITICA ESTERA

Il dibattito sulla Cina ha infiammato la campagna elettorale. Se da un lato Trump non ha mai perso occasione per incolparla per la pandemia, dall’altro ha fatto molto scalpore il fatto che in quattro anni abbia versato più tasse in Cina che negli Stati Uniti. La strategia solitaria di Trump che ha scatenato una guerra fredda economica con il paese di Xi Jinpin, potrebbe essere sostituita invece con un’azione corale degli Stati Uniti insieme alle altre forze occidentali per arginare l’arrivo incontrollato di beni a basso costo sui mercati (dumping). Per fare questo però gli Stati Uniti devono ricucire gli strappi che Donald Trump ha attuato nei confronti degli alleati, NATO in primis. Joe Biden potrebbe essere il presidente giusto per raffreddare gli animi e invitare tutti a sedersi attorno allo stesso tavolo per cercare il giusto compromesso.

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