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La Ligue 1 trema: nessuna offerta soddisfacente per i diritti televisivi
(di Federico Navarro) – In Francia sono giorni di incertezza per il futuro della Ligue1, che, oltre a dover fare i conti con una perdita stimata di 1300 milioni di euro dovuti alla pandemia, si ritrova senza il salvagente economico dei diritti televisivi.
Secondo quanto riportato da L’Equipe, le offerte per i diritti tv arrivate da Dazn, Amazon e Discovery sul tavolo della LFP (Ligue de Football Professionel) sarebbero molto inferiori agli 800 milioni di euro previsti dal contratto con Mediapro.
La Ligue1 ha infatti terminato, in netto anticipo, il proprio accordo con Mediapro, che deteneva il pacchetto maggioritario di diritti tv per Ligue 1 e Ligue 2 per le stagioni 2020-2024. Il contratto tra LFP e l’ente televisivo spagnolo garantiva 780 milioni per la trasmissione di 8 partite a giornata del massimo campionato, più 34 milioni per 2 partite del campionato cadetto.
Il mancato pagamento delle rate di ottobre (172 milioni di euro) e di novembre è costato alla società iberica non solo l’interruzione del contratto, ma anche un indennizzo da 100 milioni di euro.
La LFP ora è chiamata a individuare una soluzione il prima possibile per risolvere questo problema, visto che i ricavi dei diritti televisivi rappresentano una delle fonti primarie dei club francesi. A rendere la situazione ancora più spinosa sono state le decisioni di Canal Plus e beIn Sports di non presentare alcuna offerta in segno di protesta.
L’emittente francese ha anche avviato una causa legale che verrà valutata dal Tribunale del Commercio di Parigi. Reputa la decisione di rimettere all’asta soltanto i diritti posseduti da Mediapro (piuttosto che quelli posseduti da beIn Sports) come atto di concorrenza sleale. Secondo quanto appreso da Sportbusiness l’azione legale portata avanti da Canal Plus è supportata anche dai qatarioti del beIn Media Group, in quanto la LFP, per legge, non può gestire le trattative dei diritti in due momenti separati.
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