FIDE DEPOSITA L’ISTANZA PER IL RICONOSCIMENTO DA PARTE DEL CONI
La FIDE – Federazione Italiana Discipline Elettroniche ha ufficialmente depositato presso l’Ufficio competente del Comitato Olimpico Nazionale Italiano (CONI) l’istanza per l’inserimento nell’Osservatorio, ossia la fase iniziale del processo istituzionale volto al riconoscimento ufficiale della Federazione quale Disciplina Sportiva Associata del CONI. Sono state così poste potenzialmente le basi per una regolamentazione del settore degli esport o discipline elettroniche competitive, promuovendone lo sviluppo e l’inserimento all’interno di schemi già previsti dall’ordinamento giuridico sportivo per gli sport della mente.
Gli esport sono un fenomeno talmente complesso e stratificato che, in ambito politico-istituzionale, alcuni suoi aspetti stanno assumendo una propria autonomia, dando origine a categorie a sé stanti quali gli “sport virtuali”, assimilabili a quelli tradizionali stante l’ausilio tecnologico, e gli “e-game”, più vicini agli esport in senso stretto e alle discipline della mente, al pari degli scacchi o della dama. Ad oggi, l’orientamento predominante del Comitato Internazionale Olimpico – cui pare si stia uniformando il CONI – è quello di affidare gli sport virtuali alle federazioni sportive nazionali (FSN) ed internazionali che regolano la loro controparte reale, fermo l’ausilio di eventuali federazioni di servizio in Italia, impostate sul modello di quella dei cronometristi. A riprova della grande attenzione concessa al settore vi è la recente costituzione della “Commissione di lavoro sugli esports” in seno alla Giunta Nazionale del CONI, ossia l’organo cui è attribuito un ruolo di rilievo nella fase di valutazione dell’istanza presentata da potenziali Federazioni Sportive Nazionali o Discipline Sportive Associate, e il lavoro svolto dal Comitato Promotore Esports.
Gli esport sono un fenomeno talmente complesso e stratificato che, in ambito politico-istituzionale, alcuni suoi aspetti stanno assumendo una propria autonomia, dando origine a categorie a sé stanti quali gli “sport virtuali”, assimilabili a quelli tradizionali stante l’ausilio tecnologico, e gli “e-game”, più vicini agli esport in senso stretto e alle discipline della mente, al pari degli scacchi o della dama. Ad oggi, l’orientamento predominante del Comitato Internazionale Olimpico – cui pare si stia uniformando il CONI – è quello di affidare gli sport virtuali alle federazioni sportive nazionali (FSN) ed internazionali che regolano la loro controparte reale, fermo l’ausilio di eventuali federazioni di servizio in Italia, impostate sul modello di quella dei cronometristi. A riprova della grande attenzione concessa al settore vi è la recente costituzione della “Commissione di lavoro sugli esports” in seno alla Giunta Nazionale del CONI, ossia l’organo cui è attribuito un ruolo di rilievo nella fase di valutazione dell’istanza presentata da potenziali Federazioni Sportive Nazionali o Discipline Sportive Associate, e il lavoro svolto dal Comitato Promotore Esports.
Per questa ragione, invece, la FIDE si propone di regolare gli e-game o discipline elettroniche che non rientrino nella sfera di competenza di FSN o DSA già esistenti, al fine di assicurare il riconoscimento del mondo esportivo nel suo complesso, fermi due presupposti imprescindibili, ossia il rispetto dei principi stabiliti dall’ordinamento sportivo e la garanzia di un costante e costruttivo dialogo con i publisher e le associazioni di categoria che li rappresentano.
Il deposito della suddetta istanza al CONI è l’ultimo passo di un percorso costruito negli anni, dal basso, ed intensificatosi nell’ultimo periodo tramite un silenzioso quanto incessante lavoro a stretto contatto coi protagonisti di questo fenomeno. Come noto, la storia della FIDE è incentrata da sempre sulla promozione della cultura esportiva e dei valori più sani ad essa associati di cui si fa promotrice in “Italia e nel mondo”, al punto da assurgere tale concetto a proprio motto ufficiale.
La Federazione si è imposta il perseguimento di questo ambizioso obiettivo partendo dallo sviluppo dei rapporti con le più importanti associazioni impegnate negli esport sul territorio nazionale per giungere sino al riconoscimento della Federazione da parte di organismi internazionali di primario rilievo come l’International Esport Federation (IESF), in lizza per divenire full member GAISF, la Global Esport Federation (GEF), partner di alcuni tra i publisher più noti al mondo, e la European Esports Federation (EEF), fondata in seno al Parlamento Europeo e punto di riferimento per gli esport a livello continentale grazie anche al supporto della Electronic Sports League (ESL).
Le parole del Prof. Igor Lanzoni, Presidente della FIDE: “E’ stato un percorso tortuoso, ma pieno di gratificazioni quello che ci ha portato a compiere questo passo. Il soddisfacimento dei requisiti formali e sostanziali, previsti dalla normativa del CONI per poter presentare l’istanza, è il segno dei traguardi raggiunti e dei sacrifici spesi dalla nostra Federazione. Un piccolo gigante che ha mosso un grande passo e ora guarda al futuro. Siamo grati a tutti coloro i quali ci hanno appoggiato sinora, prime tra tutte le associazioni affiliate che vogliamo rappresentare con questo gesto nonché i nostri partner internazionali. Siamo pronti a collaborare con rispetto e costruttività con le istituzioni per promuovere gli esport in Italia in un’ottica di inclusività e di trasparenza; valori che vogliamo ci contraddistinguano. Gli esport sono un fenomeno globale. Non si tratta di una mera espressione di diletto ludico o di un’esibizione torneistica, ma rappresentano una realtà insita di molteplici valori cari anche agli sport tradizionali da cui provengo, primo tra tutti proprio l’inclusività, essendo possibile il coinvolgimento nelle dinamiche di gara dei diversamente abili o, in genere, dei soggetti esclusi dalle attività sportive tradizionali”.
No Comment