IL FONDO PIF ENTRA NEL MONDO DEL GOLF CON UN INVESTIMENTO DA 200 MILIONI DI DOLLARI NELL’ASIAN TOUR
(di Marco Casalone) – Dopo aver recentemente acquisito una quota di controllo pari all’80% del Newcastle United (società militante nella Premier League inglese) per la cifra di 300 milioni di sterline, il fondo sovrano dell’Arabia Saudita Public Investment Fund (PIF) continua la sua espansione nel mondo dello sport: tramite la propria consociata LIV Golf Investments, il governo saudita investirà 200 milioni di dollari nell’Asian Tour, il principale circuito golfistico asiatico.
L’obiettivo della LIV è di rinnovare l’attuale format del Tour, ripreso quest’anno dopo la sospensione del 2020 causata dalla pandemia da Covid-19, inserendo dieci nuovi eventi in calendario a partire dall’edizione 2022; nelle intenzioni degli organizzatori, i nuovi tornei dovrebbero svolgersi tra l’Asia, il Medio Oriente e l’Europa, portando a 25 il numero di appuntamenti in calendario e mettendo in palio un montepremi record per il circuito.
Tutti i tornei apparterranno alla categoria “open eligibility”, per consentire ai migliori giocatori del mondo di potervi partecipare a prescindere dall’affiliazione al Tour: in questo modo, LIV spera di riuscire a trasmettere i suoi eventi a livello globale ed attirare nuovi fan e possibilità commerciali, quanto mai necessarie per rilanciarsi dopo lo stop imposto dal Coronavirus.
Greg Norman, ex golfista professionista australiano e da poche settimane nominato CEO di LIV Golf Investments, ha definito l’Asian Tour “un gigante addormentato che, con la nostra ambizione, può risvegliarsi e crescere a dismisura fino a riuscire a sfruttare appieno il suo potenziale, al momento totalmente inespresso: la creazione e la promozione di questi nuovi dieci tornei non è che la prima tappa di un percorso che migliorerà non solo la qualità del gioco sui nostri green, ma quella dell’intero mondo professionistico del golf”.
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