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Il Valencia primo club a rendere operativo accordo Liga-CVC Capital Partners

Il calcio spagnolo entra in una nuova era puntando non su fondi pubblici (provenienti, ad esempio, dall’Europa), ma su finanziamenti di natura privatistica. Una novità che cambierà radicalmente l’ecosistema calcistico di uno dei più importanti campionati europei.

Il fondo d’investimento Cvc Capital Partners (società finanziaria britannica specializzata in “private equity” ed uno dei maggiori gestori a livello mondiale) ha stretto, appena un mese fa, un accordo pluriennale con il calcio iberico di 1° e 2° divisione (ad eccezione di Real Madrid, Barcellona, Athletic Club Bilbao, oltre all’UD Ibiza e al Real Oviedo, entrambi iscritti in Segunda Divisiòn). Una partnership della durata di ben 50 anni, anche se la stessa realtà si è dichiarata pronta a rivendere questa partecipazione entro il 2031. La massima serie iberica, a sua volta, si impegna a cedere circa il 10% dei flussi di cassa diretti alle società (ovvero le cosiddette “entrate di trasmissione”, al netto dei costi commerciali ed operativi della Liga), in cambio di una somma vicina ai 2 miliardi di euro.

La struttura dell’operazione

LaLiga è stata supportata, nel corso della trattativa, da un pool di strutture consulenziali di alto profilo (Uría Menéndez, KPMG e Bibium Capital), mentre Cvc si è affidata a Latham & Watkins, Two Circles e ad Oliver & Ohlbaum.

Nel complesso, nei primi 10 anni di questa collaborazione, 37 dei 42 club (tra 1a e 2a divisione) incasseranno, nel complesso, poco più di 22 miliardi di euro.

Una parte significativa di questa cifra (Cvc ha una capacità di investimento stimata in oltre 100 miliardi di euro) dovrà essere dedicata, obbligatoriamente, allo sviluppo delle infrastrutture societarie (nella misura del 70%). Più in generale, queste risorse dovranno essere investite anche nei seguenti settori: tecnologia, innovazione digitale, internazionalizzazione, sviluppo di piattaforme digitali/social media e crescita del format sportivo. Circa il 15% poi potrà essere utilizzato per l’acquisto di nuovi calciatori; il restante 15%, infine, dovrà essere destinato alla riduzione dei debiti.

Il Valencia parte per primo

 Il club andaluso, attualmente al 9° posto della classifica provvisoria, ha comunicato alle istituzioni governative della Comunitad Valenciana, che destinerà la maggior parte di questi fondi alla ripresa dei lavori di costruzione del nuovo stadio (il Nou Mestalla), ormai fermi da 12 anni. Attraverso una lettera indirizzata al ministero dell’economia della Comunità autonoma, la società di proprietà del magnate singaporiano Peter Lim ha comunicato i termini finanziari dell’accordo con Cvc (il fondo, di fatto, diventa garante di molti dei prossimi investimenti).

Nella comunicazione successiva alla Generalitat (firmata dal presidente del Valencia CF, l’uomo d’affari Anil Kumar Murthy), ha confermato che la società andalusa è pronta a riprendere, il prima possibile, i lavori di edificazione del nuovo impianto sportivo.
Il progetto, presentato, nel 2006, dall’allora presidente Juan Soler, prevedeva l’inaugurazione di un’avveniristica arena da 75mila spettatori (nel nuovo progetto non si dovrebbe superare la capienza di 61mila posti) per l’inizio della stagione 2009-2010. La crisi immobiliare del 2008 ha però fortemente colpito il club, incapace di soddisfare le previsioni economiche collegate alla vendita del terreno del vecchio Mestalla. Da lì la decisione di fermare la costruzione dell’impianto, nonostante le forti pressioni ricevute, nel corso degli anni, sia dal Comune, sia dalla Generalitat.

 

Dati tabella

100 miliardi*: la capacità di investimenti finanziari del fondo Cvc Capital Partners;

10%: la quota dei ricavi della Liga spagnola acquisita dal fondo britannico di private equity;

22 miliardi*: il budget stanziato da Cvc per l’accordo con LaLiga (per i primi 10 anni);

2.2 miliardi: il budget per il primo anno;

50 anni: la durata massima della collaborazione LaLiga-Cvc;

2031: data di uscita (potenziale) dall’accordo, inserita come “clausola” di salvaguardia dai legali di Cvc;

37: i club iberici (di 1a e 2a divisione) che beneficeranno dell’accordo;

5: le società rimaste fuori dall’accordo (tra questi Real Madrid e Barcellona);

70%: la percentuale dei fondi Cvc destinata alla costruzione/riammodernamento degli stadi;

15%: la percentuale destinata all’acquisto di nuovi calciatori;

15%: la percentuale destinata alla riduzione dei debiti societari.

 

  • valori in Euro

 

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