Il Celta Vigo (LaLiga) fa causa alla criptovaluta turca Bitci
(di Marcel Andrè Vulpis) – Lo scorso 13 marzo il Real Club Celta de Vigo (team di Liga spagnola attualmente all’11° posto della classifica provvisoria) ha comunicato, attraverso il canale Twitter ufficiale, di aver aperto una querelle giudiziaria con Bitci, unica azienda tecnologica in Turchia con una propria rete blockchain ed una criptovaluta di proprietà.
Nel post pubblicato il club porta, all’attenzione dei propri tifosi e dei media, che Bitci, dopo aver firmato un contratto di sponsorizzazione, che prevedeva una serie di posizioni di visibilità (sulla maglia, all’interno dell’impianto casalingo e del centro di allenamento), non avrebbe mai pagato quanto previsto dal contratto di partenariato. Questo presunto comportamento scorretto ha portato i vertici del Celta Vigo a rivolgersi ad un tribunale competente in materia (come risulta nel testo del posto pubblicato sotto).
Bitci aveva ufficializzato la partnership con il Real Club Celta de Vigo, nel 2021, con l’obiettivo di farsi conoscere sul mercato iberico nell’abbinamento con lo storico club di calcio galiziano (nella stagione precedente aveva fatto un primo esperimento con il Real Betis). Nell’agosto dello stesso anno Bitci aveva lanciato un’imponente campagna rivolta alla fan base per collocare sul mercato il “fan token” ufficiale del Celta Vigo (ribattezzato “CFT” – l’acronimo sta per Celta Fan Token). In totale l’emissione era stata di 3 milioni di euro (trasformati in moneta digitale). Sempre Bitci si era legato, puntando ad una serie di accordi di natura pluriennale, anche ad altri club della Liga Santander (l’equivalente della Serie A italiana): nello specifico RCD Espanyol, Cadiz CF e Deportivo Alavés (da un anno nella Segunda Division).
Precedentemente al Celta Vigo (attualmente supportato da 17 partner commerciali, tra cui il main sponsor Estrella Galicia, Adidas e ABanca), lo Spezia calcio (club di Serie A in questa stagione), nel dicembre 2022 (sulle pagine del “Secolo XIX”) aveva comunicato di aver scelto di ricorrere alle vie legali dopo il presunto mancato pagamento di quanto pattuito nel contratto di sponsorship (Bitci doveva pagare, per la back jersey sponsorship, una cifra annua pari a 300mila euro).
Il partner turco, negli ultimi anni, è sceso in campo su diversi mercati internazionali (Brasile, Inghilterra, Uruguay, Scozia e Italia, a supporto ad esempio dello Spezia calcio) puntando anche su sport diversi dal calcio, come nei motorsports (a supporto della stessa MotoGP e della scuderia McLaren di Formula Uno). Soprattutto in Brasile, sempre nel 2021, aveva lanciato un progetto innovativo nel settore degli NFTs* lavorando sull’immagine non solo delle nazionali maggiori verdeoro (maschile e femminile), ma anche delle squadre U20, U17 e U15.
*Gli NFT sono asset digitali (immagini, video, gif, ecc.) inseriti nella blockchain e non fungibili, cioè dotati di una loro specificità che li rende unici e non intercambiabili. A differenza di un Bitcoin, un’opera da collezione unica nel suo genere non è sostituibile in quanto autentica. Chi acquista un’opera legata ad un “non-fungible token” non acquista l’opera in sé, ma una sorta di “certificato” che ne attesti la possibilità di dimostrare un diritto esclusivo di proprietà sull’opera digitale.
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