Lo Sporting Montesacro nell’élite del calcio regionale giovanile
Una storia e un percorso sportivo iniziati nella primavera del 2019, data in cui Alberto Aquilani e Attilio Ortenzi hanno stretto una forte collaborazione.
Il Direttore Sportivo Attilio Ortenzi ha iniziato a plasmare la società Spes Montesacro a sua immagine e somiglianza fino ad arrivare ad oggi con la vittoria del campionato regionale Elite categoria Juniores (pronto ad affrontare gli scontri nazionali per il titolo di campione d’Italia Elite). Lo abbiamo raggiunto al telefono nell’immediato della vittoria in finale contro la Romulea.
Direttore buon pomeriggio, ogni società o squadra che tocca diventa oro. Qual è il suo segreto?
Buon pomeriggio a voi e a tutta la redazione di Sporteconomy. Non ho per cultura e natura come prima scelta andare in società blasonate, non è un percorso che mi entusiasma. E’ vero che ti garantiscono molto spesso finali e vetrina ma non mi stimola. Mi piace lavorare invece su progetti, sul futuro da costruire dall’inizio facendo crescere la società, il mio staff con le mie idee, il mio metodo ma soprattutto far acquisire a tutti dai magazzinieri ai dirigenti e ai ragazzi sia della scuola calcio che dell’agonistica la mia mentalità. Un mentalità che si fonda sulla consapevolezza che l’impegno e la cura dei dettagli fanno la differenza e che il successo si costruisce giorno dopo giorno senza mai indietreggiare un centimetro anche nei momenti più difficili. Per questo motivo ho sempre accettato nella mia carriera sfide di questo genere che sembrano impossibili e folli e che invece poi si arriva a risultati strepitosi come quest’ultima conquista del titolo della Juniores Elite Regionale under 19. Questo è il mio lavoro e per questo lotto ogni mattina. Non vi nascondo che ho ricevuto di continuo offerte da società più blasonate del Lazio. Però poi a parità di richieste tra una società che deve costruire e una società gia affermata e consolidata preferisco sempre una scelta più difficile. Importante che si lavori su un progetto e con persone serie. E su questo sapete bene che i vertici della società sono una garanzia. Ovviamente non dimentichiamo mai quel pizzico di fortuna che aiuta al raggiungimento dei risultati.
Ad un certo punto i primi di dicembre dello scorso anno avete accettato le dimissioni del precedente allenatore della juniores senza battere ciglio pur trovandovi al 5° posto a soli 7 punti dalla vetta. Avete puntato tutto su un nome Mister Andrea Simeone. Cosa vi ha spinto a riconfermarlo e puntare tutto su di lui?
Sul tema Juniores io e tutto il mio staff sapevamo di avere un gruppo importante e forte e non si poteva non vincere quel campionato regionale. Gia l’anno precedente avevamo avuto lo stesso segnale quello di essere fortissimi e il Covid non ci ha permesso di giocare con continuità. La squadra poi si è ulteriormente rafforzata e non potevamo perdere l’occasione di vincere il Regionale. Abbiamo tentato il tutto per tutto prendendo Andrea Simeone un mister che caratterialmente mi appassiona perché non solo è difficile da gestire ma ha un carattere non semplice ma è quello che fa la differenza in lui. Simeone fa gruppo, cura il dettaglio in maniera maniacale ed è malato della vittoria. Ci eravamo accorti che ogni volta, in ogni allenamento lasciava sempre qualcosa ai ragazzi e riusciva a tirare fuori da ogni singolo elemento il 110%. Ogni singolo discorso dentro e fuori lo spogliatoio era sempre ricco di parole importanti. Pur impegnato con la prima squadra, e questo poteva essere un rischio, alla fine questa scelta ci ha ripagato a tutti. Ci ha ripagato perchè non solo abbiamo recuperato i 7 punti di svantaggio sul Fidene primo in classifica fino a dicembre, ma addirittura abbiamo finito il campionato con 10 punti in più stravincendo, ma dal giro di boa abbiamo ottenuto tutte vittorie ed un solo pareggio e nessuna sconfitta. Questo è Simeone e ci ha portati in Elite. Poi la storia recente. Tutti avete visto quello che ha fatto insieme ai suoi ragazzi e fin dove ci ha portato. Fieri di una scelta importante e azzeccata.
Sappiamo perfettamente che è prematuro, ma dopo aver scritto la storia di questa società e di questo quartiere di Roma Nord/Est la squadra è pronta ad ambire al titolo nazionale?
A Roma ci sono squadre under 19 forti, fortissime. Se pensate che durante il campionato abbiamo perso entrambi gli scontri diretti con la Vigor Perconti che è arrivata poi terza ed eliminata dal Savio al primo turno dei play off questo dimostra quanto siano forti le squadre laziali. Certo averle messe tutte in riga Vigor Perconti, Savio, Tor Tre Teste e Romulea certamente sognare è lecito. Siamo convinti che se non ci saranno problemi di infortuni, squalifiche e possiamo andare con la rosa al completo ce la giochiamo con tutti. Vincere il tricolore non è ne facile ne semplice, tutt’altro, ma ce la giocheremo. Vede mi faccia dire un aneddoto per far capire a tutti i lettori di cosa stiamo parlando e della personalità che ha questo gruppo. Alla finale per decisione tecnica il mister non ha convocato 3 elementi che sono andati in tribuna. Appuntamento al campo alle 14.15 in punto. I tre elementi sono stati i primi ad arrivare 15 minuti prima. Sono stati i primi ad esultare in tribuna, i primi a scendere in campo ad abbracciare i compagni. Questo dimostra quanta unione e quanto sia forte il concetto di famiglia alla Spes Montesacro.
La Spes Montesacro vive per il terzo anno consecutivo a 360 gradi una fase eccellente chiamiamola un momento di gloria anche nelle altre categorie dell’agonistica tutte in elite. Se le chiedessero di puntare 1 euro su chi lo punterebbe?
Un euro non lo punto su nessuno perché abbiamo vissuto un anno straordinario compresa l’under 17 che ha fatto un campionato strepitoso in cui erano primi in classifica fino a gennaio ed è arrivata comunque quinta. Ragazzi partiti dai provinciali con me e si sono ritrovati in elite con una personalità pazzesca. Per cui io un euro non lo punto perché veramente possiamo essere un outsider e giocarcela con tutti nessuno escluso. Considerate che oggi under 18, under 16 e under 15 sono nei play off, Poi a partite secche vediamo cosa succederà. Detto cio non ho ancora parlato degli under 14 2009 perche devo aprire una parentesi molto importante. Questo gruppo nasce dall’unione dello zoccolo duro proveniente dal vivaio Spes e un altro Gruppo uscito da un’altra società romana che non li aveva riconfermati. Abbiamo anche qui accettato una sfida tra di noi mettendoli insieme con il rischio di una difficile convivenza. Qui sono stati bravi i ragazzi. Mister Galassi e il suo staff hanno fatto un lavoro grandissimo. Anche le famiglie hanno lavorato bene per la coesione del gruppo. Ogni 10 giorni vedevamo una crescita esponenziale in tutti i giocatori. Sono capitati in un girone terribile, Il girone A under 14 elite, il più difficile e il più ricco di squadre blasonate della Capitale tra cui la Lazio. A settembre ci davano già per spacciati e invece no. Siamo li e ce la godiamo con due strepitose vittorie di seguito con il Grifone Monteverde e con il Savio. Guardiamo dall’alto alcune squadre che pensavano essere più forti di noi. Questo è un gruppo che secondo me ha fatto un campionato straordinario. L’under 14 mi ha dato le stesse soddisfazioni dell’under 19 a vincere il titolo. Chiudo dicendo che la vittoria dell’under 19 è un qualcosa di spettacolare e strepitoso. Sono soddisfatto di tutte le categorie. Stiamo chiudendo un anno importante che ha riportato la Spes Montesacro nell’olimpo del calcio laziale.
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