La Federazione Italiana Pesistica è stata protagonista dell’evento “ESG: S come Social, S come Sport”che si è svolto al Salone d’Onore del CONI, nell’ambito del Festival della Sostenibilità organizzato da PTS Clas moderato da Alberto Miglietta.
Il Segretario Generale FIPE, Francesco Bonincontro, ha presentato il percorso della Federazione negli ultimi 18 anni proprio dal punto di vista della sostenibilità culturale e sociale, un concetto sconosciuto nel 2005, quando Antonio Urso divenne Presidente di questa Federazione.
“Fu allora che iniziò la nostra battaglia culturale – dice Francesco Bonincontro – che, come tutte le battaglie culturali non sono ‘misurabili’ nell’immediato né con i parametri ordinari di valutazione. La particolarità delle nostre discipline e più in generale delle nostre attività, trova oggi, ancor prima di una forma di sostenibilità ambientale, verso cui in ogni caso concretamente tendere, effettiva e concreta attuazione in un tema di inclusione sociale e di riscatto culturale, in territori disagiati, in ambiti geografici ostici, in realtà economiche e sportive complesse. L’intenso lavoro su questi temi, oltre che su formazione tecnica, su attività di reclutamento e avviamento alla disciplina sportiva e sulla valorizzazione dei giovani talenti, ha consentito di centrare risultati importanti quali le medaglie conquistate alle Olimpiadi di Tokyoe l’avvio del progetto Sthenathlon Young. La Federazione ha l’opportunità di porre al centro la valorizzazione della persona, promuovendo lo sport come strumento educativo e di promozione sociale che può portare benefici concreti nella qualità della vita, nella salute e nel benessere delle comunità”.
Oltre alla FIPE hanno preso parte all’evento anche la Federazione italiana vela, la Federazione italiana di canoa e kayak, la Federazione italiana sport rotellistici e gli E-sports. Hanno preso la parola anche il Presidente del CONI, Giovanni Malagò, e il Presidente del Comitato Italiano Paralimpico, Luca Pancalli.
“Io ormai vivo, penso, mangio, bevo, mi nutro sempre di sostenibilità, – dice Malagò – sta diventando una bellissima e commovente patologia; qualsiasi convegno, a cominciare dal CIO, inserisce questa parola che vuol dire tantissime cose. Molti la identificano con un concetto ambientale ed ecologico, ma non è solo così: le sue declinazioni sono infinite e il CIO ne ha fatto un portabandiera, un mantra, da trasferire sia ai propri membri, sia ai comitati olimpici nazionali. Io sono fiero che le Federazioni sportive italiane qui presenti, abbiano da tempo accolto e fatto proprio, declinandolo nelle proprie realtà, questo concetto”.
“Se riuscissimo a investire sempre di più nello sport sarebbe un passo importante – ha detto Pancalli – Tutti noi abbiamo molto da imparare e facendolo potremmo essere dei dirigenti sportivi migliori migliorando anche il paese”.
Presente anche il Vice Presidente Vicario del CONI, Silvia Salis, che ha parlato di sostenibilità dal punto di vista del gender gap: “Con i mezzi che ciascuno di noi ha a disposizione bisogna riuscire ad affrontare il proprio ambiente ed è per questo che ogni ambiente deve essere sostenibile, privo di ostacoli dal punto di vista di genere. Da questo punto di vista ritengo che lo sport sia fondamentale. Credo che realtà come PTS, che ci “obbligano” a concentrarci su temi come questo che non sono del futuro ma sono invece in scadenza da tempo, siano per noi che viviamo lo sport una grande opportunità. Credo sia una grande occasione farci capofila di questo cambiamento, che non va subìto ma guidato, per poter essere un’avanguardia in questa società”.
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