Mosca abbiamo un problema…Rostov occupata dal gruppo di mercenari della Wagner
(di Marcel Vulpis) – La breaking news ripresa dai media di tutto il mondo ha dell’incredibile, ma ormai è più che confermata. A Rostov, città della Russia (a oltre 1.000 km dalla Capitale) utilizzata dal Ministero della Difesa per sferrare nuovi e più intensi attacchi in Ucraina, da poche ore, è in corso l’occupazione del territorio. A farlo, con truppe di mercenari privati e blindati, è il gruppo “Wagner”, guidato dall’oligarca Yevgeny Prigozhin (proprietario e fondatore della compagnia militare). Lo stesso ha dichiarato in tv di aver occupato diversi siti “sensibili”, di avere sotto controllo l’intero territorio di Rostov e di aver iniziato un’azione militare con destinazione finale Mosca.
Secondo Prigozhin questa azione militare nasce dall’atteggiamento subdolo dei capi di Stato maggiore del Cremlino (il ministro della Difesa Sergei Shoigu e il generale Valery Gerasimov), rei di aver ordinato delle azioni, negli ultimi mesi, contro il suo stesso gruppo. Ecco perchè il capo della Wagner chiede di incontrarli a Rostov, chiedendo nel contempo a Putin di rimuoverli dall’incarico.
Nell’intervento in tv c’è stato un chiaro attacco contro il Governo, che diffonderebbe, tra l’altro, notizie, e numeri sui morti, totalmente falsi (le perdite in guerra infatti sarebbero almeno tre volte superiori a quelle certificate dal Cremlino). Il n.1 della Wagner ha dichiarato infine che se le sue richieste non saranno accolte “non si fermerà” e inizierà a dirigersi verso Mosca per far cadere il Governo in carica. A breve è atteso un intervento televisivo di Vladimir Putin (presidente della Federazione Russa – nella foto in primo piano in una immagine pop-art) da Mosca, che, nel frattempo, sta invitando i mercenari della Wagner ad abbandonare Rostov e a non continuare l’insurrezione armata (promettendo la totale incolumità a chi risponderà positivamente a questo appello). Il ministero della Difesa infatti ha dichiarato: “Vi hanno trascinato con l’inganno in azioni avventuristiche, a partecipare ad una insurrezione armata. Vi chiediamo pertanto di entrare in contatto con le strutture del dicastero o con le forze dell’ordine e di avere atteggiamenti ragionevoli”.
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