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La Wagner si ferma a 200km da Mosca. I mercenari tornano indietro in Ucraina. L’intervento della Bielorussia

Dopo 20 ore di braccio di ferro, Evgeny Prigozhin, fondatore della brigata “Wagner” (l’esercito privato più pericoloso al mondo), dopo aver occupato con i suoi mercenari la città di Rostov sul Don (con annuncio in tv alle ore 7:30 italiane), aveva lanciato una sfida diretta al Cremlino, dopo aver più volte minacciato di attaccarla per destituire il presidente della Federazione Russa (Vladimir Putin). In totale a Rostov si erano riuniti ben 25 mila soldati di questa legione “fantasma” (ed erano pronti ad intervenire altri 25 mila).

Il Cremlino ha chiesto ai governatori russi di intervenire presso Prigozhin ma senza assumere posizioni dure. Poi l’intervento, sempre stamattina, di Putin in tv con Prigozhin presentato come un vero e proprio “traditore”.

Nel pomeriggio una colonna di mezzi della brigata Wagner era partita con destinazione Mosca, prima di fermarsi a 200 km dalla Capitale russa, dopo una mediazione portata avanti dal presidente della Bielorussia, Aljaksandr Ryhoravič Lukašėnka (da sempre grande amico di Putin). Il fondatore del gruppo di mercenari privati ha dichiarato di aver trovato una “soluzione” con lo stesso Putin, a cui ha ribadito la propria fiducia. Adesso queste truppe dovranno ritirarsi da Rostov sul Don per tornare alle basi militari russe in Ucraina.

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