I quarti di finale dei 3 format UEFA (Champions, Europa e Conference) si giocano sul terreno dello sportswear
(di Valerio Vulpis) – Nove marchi per 24 squadre di calcio. Club europei che hanno raggiunto i quarti di finale all’interno di 3 distinti format: Uefa Champions League, Europa League e Conference. La leadership spetta alla Adidas, fornitore dei kit gara di sei squadre: 3 in Champions (Real Madrid, Bayern Monaco e Arsenal), 2 in Europa League (AS Roma e Benfica) e 1 in Conference (Olympiakos). Al secondo posto i “cugini” della Puma (veste 5 club): Manchester City e Borussia Dortmund in Champions, AC Milan e Olympique Marsiglia in Europa League e il Fenerbahçe in Conference.
Sul gradino più basso del podio troviamo Nike: 3 club in Champions (PSG, Barcellona e Atlético Madrid) e 1 in Europa League (il Liverpool). A sorpresa, invece, il colosso dell’Oregon non sarà presente nei quarti di Conference. In totale questi 3 marchi (Adidas, Puma e appunto Nike) vestono ben 15 club su 24, ovvero più del 60% dell’intero parco-squadre dei quarti di finale della stagione 2023/24.
Subito sotto il podio Macron, marchio italiano di sportswear in forte crescita, sia a livello domestico che in ambito europeo. Si presenta sul rettangolo di gioco al fianco di 3 club, tutti di Conference (Paok, Club Brugge e Viktoria Plzen, quest’ultima sarà la prossima avversaria della “Viola”). I britannici di Castore seguono dietro con 2 squadre: la prima in Europa League (Bayer Leverkusen, tra le realtà più attese in questa fase finale), la seconda in Conference (gli inglesi dell’Aston Villa). Un club a testa, infine, per Kappa (ACF Fiorentina), Joma (Atalanta), New Balance (Lille) e Umbro (West Ham).
Se in Champions ci troviamo di fronte al totale dominio di Adidas (6 realtà calcistiche)-Puma (5)-Nike (4); in Europa League ben 5 club su 8 sono legati ancora a questi 3 colossi dello sportswear (solo Leverkusen, Atalanta e West Ham sono griffati da altre case di abbigliamento sportivo). In Conference questo dominio di mercato è totalmente ribaltato: Nike, ad esempio, non è neppure presente e l’asse Adidas-Puma veste solo due club. Con l’Italia, rappresentata da Macron (3) e Kappa (1). Queste due realtà coprono il 50% delle squadre presenti nella fase finale (la Conference League è la più “giovane”, come storia, all’interno della piattaforma UEFA).
In totale i 9 marchi, fin qui rappresentati, sono legati a 5 diversi mercati internazionali (Germania con Adidas e Puma, Italia con Macron e Kappa, Inghilterra con Umbro e Castore, USA con New Balance e Nike, Spagna con Joma).
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