Cagliari: maglia special edition in occasione di “Sa Die de sa Sardigna”
In occasione di “Sa Die de sa Sardigna” ovvero la “Giornata del popolo sardo”, istituita dal Consiglio regionale della Sardegna con la Legge Regionale 14 settembre 1993, n. 44, EYE Sport e il Cagliari Calcio hanno commemorato gli eventi della “Sarda Rivoluzione” presentando la Maglia Gara Special Edition.
La maglia si contraddistingue per la stampa effetto pixel che riprende i colori della terra e richiama l’opera di Giuseppe Sciuti “Entrata di Giovanni Maria Angioy a Sassari”. È realizzata in tessuto 100% poliestere riciclato e sottoposto a trattamento Wicking che garantisce altissima traspirabilità e rapidità nell’asciugatura. Nella parte frontale lato destro troviamo il logo EYE Sport in silicone e lo scudetto del Cagliari Calcio sempre in silicone lato cuore. Il girocollo è impreziosito all’interno dalla data “Su 28 de Abrili”. Gli orli della maniche presentano la stampa del logo 4 Mori stilizzato. Nella parte bassa della maglia, sulla destra, il Tag NFC dal quale si può accedere al gioco online Eye Football League indossare la maglia dei propri beniamini e cimentarsi in una gara di calci di rigore.
Il risvolto è caratterizzato dalla frase “Nara Cixiri” che riprende la formula con la quale venivano identificati gli “stranieri”. Sul retro della maglia la scritta “Sa Die de sa Sardigna” stampata in orizzontale.
Gli shorts sono realizzati in poliestere, ed il filato, sottoposto a trattamento Wicking, garantisce eccellente traspirazione e conseguentemente velocizza l’asciugatura. Nel girovita elasticizzato è presente il logo 4 Mori stilizzato. Logo EYE Sport in silicone su gamba sinistra e scudetto del Cagliari Calcio in silicone dall’altra parte. Il lato destro destro degli shorts riprende la stampa pixelata della maglia.
Il 28 aprile del 1794, i cagliaritani, stanchi delle ingiustizie e dei soprusi subiti da parte della corte dei Savoia e dei Piemontesi, si ribellarono e da quell’episodio, il giorno viene ricordato come : “Sa die de sa Sardigna”. I Piemontesi venivano bloccati e veniva loro formulata la richiesta: “Nara cixiri”, chi non riusciva a pronunciare bene queste due parole non era originario della zona e quindi veniva imbarcato e allontanato. Diedero vita alla “Sarda Rivolutzione”, simbolo del valore, del coraggio e della dignità del popolo sardo.
I disordini tra la classe borghese sarda e i signorotti feudali perdurarono oltre il 28 aprile 1794, intensificandosi nella seconda metà del 1795 con un aumento delle rivolte e l’assedio della città di Sassari.
Di fronte a questa situazione, il Viceré sabaudo sollecitò l’intervento di Giovanni Maria Angioy per ristabilire l’ordine nell’Isola. Attraversando tutta l’isola, Angioy, riuscì a comprendere le problematiche e le richieste dei sardi, ottenendo un numero sempre crescente di sostenitori. Questo avvenimento è immortalato nell’affresco di Sciuti, attualmente esposto nel salone delle assemblee del Palazzo della Provincia a Sassari. (fonte: Cagliari calcio)
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