DL Sport: all’interno definite molte questioni urgenti irrisolte da anni
È stato approvato in via definitiva al Senato della Repubblica il decreto-legge “Sport e Istruzione”. Nella parte di competenza del Ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi, il decreto contiene diversi interventi, tra i quali le attese disposizioni per le elezioni dei presidenti delle federazioni sportive che intendono candidarsi per il quarto mandato, l’istituzione di una Commissione indipendente per la verifica dell’equilibrio economico-finanziario delle società sportive professionistiche anche a tutela dell’equa competizione, il riconoscimento di un rimborso forfettario per i volontari sportivi e la riorganizzazione di NADO Italia quale soggetto autonomo.
“La scelta di un decreto-legge per lo sport nasce dalla necessità di definire, cambiare e migliorare alcune questioni urgenti rimaste irrisolte da anni. In particolare, con la norma inserita nel decreto-legge su NADO Italia si è evitato che l’Italia perdesse uno dei pochissimi laboratori antidoping riconosciuti a livello mondiale, che avrebbe messo in seria difficoltà il movimento sportivo italiano. Inoltre, da oggi NADO Italia diventa un soggetto autonomo, con una propria organizzazione, puntuale e ben definita nel rispetto dell’autonomia sportiva e dei parametri dettati dalla WADA.
Con alcune mirate disposizioni, sono poi state ulteriormente chiarite le modalità di svolgimento delle elezioni a cui si stanno avviando tutte le federazioni sportive nazionali come ad ogni scadenza di quadriennio olimpico, anche al fine di garantire l’effettiva rappresentatività delle cariche elettive. In particolare, sul tema della governance federale sono contento dello sforzo che è stato fatto per trovare un punto di incontro, riconoscendo un principio che mira a garantire alle leghe professionistiche, negli sport a squadre con meccanismi di mutualità generale, adeguata rappresentanza nei rispettivi sistemi.
Anche sulla Commissione indipendente di vigilanza sui bilanci delle società sportive professionistiche, la riforma è stata improntata al senso della misura e della proporzione senza cioè espropriare le federazioni delle competenze ad esse spettanti. E anche questa è la ragione per la quale, nonostante fosse stato invocato, un intervento in tema di UEFA e FIFA alla fine non c’è stato.
Infine, ci sono ulteriori interventi mirati, particolarmente attesi, in materia di lavoro sportivo. Penso al sostegno al sistema dell’associazionismo sportivo, prevalentemente estraneo al fine di lucro, al fine di garantirgli quell’apporto assicurato dal mondo del volontariato e da tutti quei soggetti che svolgono dette attività per passione, attraverso specifiche competenze e mossi da spirito mutualistico. È stata infatti prevista la possibilità di riconoscere rimborsi forfettari in occasione di manifestazioni ed eventi sportivi, nel limite complessivo di 400 euro mensili (che non concorrono a formare il reddito del percipiente), ai volontari sportivi, ovvero quei soggetti che, a vario titolo, prestano la propria attività in favore dei sodalizi sportivi, a scopo solidaristico e al di fuori di un rapporto di lavoro. Sempre in materia di lavoro sportivo, sono state emanate disposizioni di semplificazione sotto il profilo degli adempimenti giuslavoristici e di gestione del personale da parte dei datori di lavoro del settore sport, con riferimento alle prestazioni di lavoro sportivo effettuate da dipendenti pubblici sia al fine di regolare la disciplina delle comunicazioni annuale dei compensi percepiti, in armonia con il relativo regime sancito dal decreto legislativo n. 36 del 2021, sia per specificare che, nei casi in cui generano compensi inferiori a 5.000 euro, le stesse possono essere effettuate previa semplice comunicazione preventiva, in luogo dell’autorizzazione. E questo vale per tutto il personale del comparto pubblico, incluso il personale militare e quello sanitario.
Questo è solo il primo atto di una strategia che investe più decreti-legge in corso di approvazione o attualmente all’esame del Parlamento che mirano a creare una cornice rinnovata, chiara e lineare del mondo dello sport.
Ringrazio, dunque, il Sottosegretario Matilde Siracusano che mi ha supportato, con abnegazione, durante l’esame del provvedimento, il Presidente del Senato La Russa, il Presidente della Camera Fontana, il Presidente della VII^ Commissione Senato, il sen. Marti, il Presidente della VII^ Commissione Camera, l’on. Mollicone, i senatori e i deputati della VII^ Commissione, il relatore al Senato, sen. Marcheschi, il relatore alla Camera, on. Sasso, gli uffici delle Commissioni e per i Rapporti con il Parlamento, e tutti i senatori e deputati che hanno contribuito al dibattito e all’approvazione di questo decreto-legge” lo dichiara il Ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi.
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