Djokovic vince il torneo maschile di Parigi2024, crolla a terra e piange stringendo la bandiera della Serbia
(di Carmelo Pennisi)* – L’ultimo punto è un diritto lungo linea ad alzare polvere rossa su verso il cielo del mito e della storia. Poi è incredulità per quanto appena avvenuto, nonostante si sia reduci da anni di battaglie vittoriose e di “Slam” (ben 24 per la precisione*) consegnati alla leggenda, e un inginocchiarsi tenendosi la testa tra le mani e scoppiando in un pianto a dirotto (trovando il tempo e la testa per farsi anche il segno della croce). Dal suo angolo gli inviano una bandiera della Serbia, simbolo del motivo per cui quel pianto è irrefrenabile. La raccattapalle adolescente, con la bandiera tra le mani, si ferma davanti al monumento del tennis che trema e piange, non dimenticherà per il resto della sua vita di essere stata davanti a quel moto del cuore. Il campione, il fuoriclasse, prende la bandiera tra le sue mani e la mostra con orgoglio non al pubblico estasiato del “Philippe Chatrier”, ma al mondo intero. Poi si arrampica fino al palco dove c’è la sua famiglia. Li abbraccia con un trasporto raramente visto e riprende a piangere a dirotto. A quel punto una bambina, sua figlia, gli piomba in braccio e se lo stringe come fosse la cosa più preziosa del mondo. E lo è. Anche lei non dimenticherà mai questo giorno. Anche chi ha avuto la fortuna e il privilegio di guardare questa finale non dimentichera’ mai questo giorno. Polvere rossa di gloria sul cielo di Parigi. Polvere rossa di gloria per lo sport. Signori, è Novak Djokovic. E’ tennis, è letteratura dell’anima. Caspita che che emozione, caspita cosa è il mondo. Che meraviglia!
- sceneggiatore cinematografico, autore film, scrittore, blogger sportivo (fan del Torino FC)
** Oltre ai già citati 24 Slam, ha vinto, in carriera, 7 ATP Finals (record), di cui 4 consecutive (record), 1 medaglia d’oro appunto ai Giochi olimpici di Parigi 2024 e 40 Masters 1000 (record)
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