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I numeri del calcio “samba”: focus sul futebol brasiliano

(di Davide Pollastri) – Il fatturato operativo complessivo dei club della Série A brasiliana, escludendo gli scambi di giocatori e i ricavi straordinari, ha registrato una traiettoria di crescita del 30% nelle ultime cinque stagioni per raggiungere un record di 1,4 miliardi di euro nel 2023, nonostante l’impatto della pandemia. Tuttavia, l’ultima media disponibile di entrate operative per club nella Série A brasiliana è di 68 milioni di euro, significativamente inferiore alla media delle Big Five europee. Ma l’introduzione di un nuovo quadro normativo, la legge 14.193/2021 approvata dallo stato brasiliano nell’agosto 2021 che consente ai club di calcio di diventare società a responsabilità limitata (“Sociedade Anônima do Futebol”, SAF), e la prossima, attesa vendita centralizzata dei diritti di trasmissione, potrebbero rafforzare ulteriormente il dominio brasiliano in Sudamerica e ridurre il divario con le leghe europee

Il futebol verdeoro è giunto a uno snodo cruciale. Grazie all’introduzione della SAF, la nuova tipologia di forma giuridica voluta dal governo per permettere alle società calcistiche di operare come aziende, e con la vendita centralizzata dei diritti di trasmissione, annunciata per il 2025 – con due gruppi principali, LIBRA e Liga Forte União (LFU), che trattano separatamente – la Confederação Brasileira de Futebol si pone l’obiettivo di accrescere ulteriormente il fatturato generato dalle proprie protagoniste che, nelle ultime cinque stagioni, ha comunque già registrato un aumento del 30%, superando tutte le principali leghe europee (i cui tassi di crescita variano dal 13% della Serie A italiana al 26% della Ligue 1 francese).

Al momento, sono nove i club passati alla nuova forma giuridica, con tre investitori stranieri – attratti dalla possibilità di beneficiare di un regime fiscale favorevole – già divenuti proprietari di altrettanti grandi club (John Textor, attraverso il gruppo Eagle Football, ha acquisito il Botafogo, 777 Partners il Vasco da Gama e City Football Group il Bahia).

Ma qual è, allo stato attuale, la situazione economico-finanziaria del calcio verdeoro? Per rispondere a questa domanda, ci vengono in aiuto alcuni grafici presenti in un recente articolo di Francesco Dell’Aquila pubblicato da Football Benchmark, una piattaforma di analisi economica e statistica dedicata al calcio che offre dati sui club, sui calciatori e sulle tendenze del settore calcistico, fornendo strumenti utili sia ai professionisti che agli appassionati. Nel dettaglio, dai grafici emerge che il fatturato operativo complessivo dei club della Série A brasiliana, escludendo gli scambi di giocatori e i ricavi straordinari, è in costante crescita: 559 milioni di euro nel 2020, 873 milioni di euro nel 2021, poco più di un miliardo di euro nel 2022 e 1,4 miliardi di euro nel 2023.

A livello di club, il Flamengo (nella foto in primo piano) si distingue come la squadra brasiliana con i migliori proventi, con quasi 200 milioni di euro di ricavi operativi per la stagione 2023 (il fatturato medio di un club brasiliano è di 68 milioni di euro, contro i 349 milioni della Premier League, i 213 della Bundesliga, i 187 della Liga, i 144 della Serie A e i 119 della Ligue 1). L’ex squadra di Zico, Júnior e Romário, che oltre alla graduatoria dei ricavi primeggia anche quella relativa al valore complessivo delle rose (il parco giocatori rossonero, valutato da Transfermarkt in 207,80 milioni di euro, supera di 16,75 milioni quello del Palmeiras e di ben 136,42 milioni quello del Vasco da Gama) e quella dei followers provenienti dai social (56,3 milioni di seguaci contro i 36,8 del Corinthians e i 21,9 del São Paulo), si propone così come locomotiva del calcio brasiliano, un movimento che negli anni a venire punterà a diminuire il gap con i principali campionati mondiali diversificando i flussi di entrata (che oggi, come dimostrano i trasferimenti di Vinicius Junior e Rodrygo al Real Madrid per 90 milioni di euro complessivi, poggiano soprattutto sulla cessione dei principali talenti).

La sfida è tanto affascinante quanto impegnativa, ma i numeri sopracitati ci dicono che ci sono tutte le condizioni per vincerla con successo.

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Redazione

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