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Kickboxing – Mattia Faraoni vola in Giappone. Combatterà nella finale di Tokyo di “K1”

(di Alfredo Mastropasqua) – E’ ufficiale. Il campione del mondo ISKA di kickboxing, Mattia Faraoni, combatterà nel torneo finale di “K1 WGP” (categoria pesi massimi: fino a 95kg  di peso) in Giappone. L’evento si svolgerà a Tokyo sabato 14 dicembre al prestigioso Tokyo Dome, la “Scala” del Fighting made in Japan. Un’operazione curata dal management di Fight1 (nella persona del promoter Carlo Di Blasi – nella foto sotto).

Carlo Di Blasi presidente Fight1 e country manager di One Championship in Italia.

E tanto è forte il suo curriculum sportivo che non ha avuto neppure bisogno di passare attraverso le selezioni europee, una delle quali, tra l’altro, è stata organizzata proprio in Italia durante l’Evolution Fight a Rosolini lo scorso luglio, grazie al promoter siciliano Bruno Botindari.

Faraoni avrà nei quarti di finale come avversario il campione cinese Feng Rui che ha battuto in passato il campione in carica di K1 WGP dell’anno scorso, Liu Ce. E, sempre nella sua poule, in caso di vittoria, affronterà il vincitore del match tra Errol Zimmerman e K-Jee, già campione K1 dei cruiserweight, già battuto dal kickboxer romano a “The Arena” nel marzo scorso.

Rhys Brudenell, vincitore del K1 WGP Europe a Rosolini, affronterà nei quarti il vincitore del K1 WGP Americas, il brasiliano Ariel Machado, mentre il roccioso rumeno Claudiu Istrate affronterà il gigantesco coreano Kwon Jangwon.
Se nei quarti di finale possiamo immaginare, nella poule opposta a quella del campione capitolino, la vittoria di Brudenell e, in seguito, anche la sua affermazione in semifinale, più difficile è il pronostico per la poule dell’atleta italiano, perché se prevediamo la vittoria di Mattia sul cinese e quella di Zimmerman su K-Jee, poi la sfida tra Faraoni e Zimmerman è piena di incognite.

L’olandese ha 115 match tra kickboxing e MMA e una lunga carriera nelle maggiori promotion, tra cui il K1 dei vecchi tempi, Glory, Superkombat ed è professionista dal 2001. Ma è proprio il suo punto di forza anche il suo punto debole: 38 anni di età.
E di questi ben 23 passati tra un ring e l’altro sempre ad altissimo livello e sempre con pesi massimi. Faraoni è più giovane più fresco, meno pesante ma più agile.

Il mio punto di forza è la velocità, la maggiore agilità ed i colpi spettacolari che posso tirare. Attenzione però perché, con tutta l’umiltà del mondo, io credo di essere un atleta completo e quindi capace di usare i calci quando è necessario quanto i pugni, essendo anche pugile pro, per cui… sarà difficile ma avrò modo di farmi valere -ha dichiarato all’agenzia Sporteconomy, Mattia Faraoni (nella foto sopra) – non vado a fare turismo sportivo. Tokyo ed il K1 sono un binomio da sogno, così come da sogno sono stati i match leggendari dei grandi campioni che mi hanno preceduto. Non voglio essere da meno e fare spettacolo (combatterà nella categoria di peso fino a 100kg, nda) e chissà… forse sarò la sorpresa del torneo!

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