Santos, effetto Neymar: il ritorno fa impennare i follower
Da quando O Ney è tornato a indossare la casacca alvinegra, la squadra che fu di Pelé ha 4,5 milioni di nuovi follower. In aumento anche le sottoscrizioni al programma Sócio Rei (la membership con cui i supporter possono accedere a sconti e vantaggi esclusivi)
(di Davide Pollastri) – Tanto engagement, tanti euro. I follower, con la loro capacità di far decollare o affossare un brand attraverso le interazioni, rappresentano oggi una nuova valuta internazionale. L’analisi di Roberto Buzzatti trova conferma nelle strategie commerciali delle più importanti aziende del pianeta, sempre più improntate sul celebrity marketing (ricordate, solo per fare un esempio, l’hype creato dalle scarpe antinfortunistiche indossate da John Travolta al Festival di Sanremo?), e anche tra i principali top club calcistici, pronti a svenarsi per quei (pochi) campioni capaci non solo di spostare gli equilibri sul campo ma anche di far impennare l’appeal del brand all’interno del mercato di riferimento.
Tuttavia, alcuni piani non sempre producono gli effetti desiderati. Lo sa bene la Juventus, che nell’estate del 2018 ha versato 115 milioni di euro nelle casse del Real Madrid per vestire di bianconero Cristiano Ronaldo. Nel triennio con il fuoriclasse portoghese, convinto più dall’ingaggio da 31 milioni di euro netti a stagione (57,3 lordi) che dal progetto, “La Vecchia Signora” ha sì aumentato il proprio valore, incassato 47,5 milioni di euro dalla vendita delle magliette n.7, “guadagnato” 150 milioni di tifosi e raddoppiato i Social Media Followers, ma a causa del Covid e del relativo lockdown (nonché a seguito dei mediocri risultati ottenuti in Champions League) ha anche registrato perdite pari a 209,9 milioni e un indebitamento per 389,2.
Meglio è andata all’Inter Miami (e, più in generale, a tutta la Major League Soccer) con l’arrivo di Lionel Messi. Grazie alla “Pulga”, la franchigia controllata da David Beckham ha siglato nuove partnership, raddoppiato i ricavi e aumentato la propria valutazione su base annua del 72%.
Un caso a sé è quello che riguarda il Real Madrid. Con il progetto “Galacticos“, il piano che prevede l’ingaggio dei migliori Top Player offerti dal mercato (il primo fu Luís Figo, strappato ai rivali del Barcellona per 60 milioni di euro, l’ultimo è Kylian Mbappé) per vincere sul campo e, allo stesso tempo, per incrementare i ricavi provenienti dal botteghino, dal marketing e dalle sponsorizzazioni, la Casa Blanca ha lanciato un modello di business plan preso ad esempio da molte, facoltose società (PSG su tutte).
Il ritorno di Neymar al Santos è solo l’ultima delle operazioni ispirate al modello madridista. I primi, positivi riscontri sembrano premiare il coraggio della società santista che ha convinto l’ex stella di Barcellona, Paris Saint-Germain e Al-Hilal con un ingaggio da 1 milione di Real (poco più di 160mila euro) al quale, però, si aggiungeranno vari incentivi nonché una parte dei ricavi pubblicitari e dei prodotti con licenza (una novità che potrebbe rivoluzionare i futuri contratti di campioni emergenti o sul viale del tramonto).
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