All newsAltri eventiCalcioCalcio.InternazionaleIstituzione e Attualità

L’Argentina vuole conoscere le cause della morte di Diego Armando Maradona.

(di Alfredo Mastropasqua) La causa post-mortem di Diego Armando Maradona, entrata nel vivo in queste ore davanti al tribunale penale di Buenos Aires, riguarda principalmente l’eventuale responsabilità medica e la gestione della sua salute negli ultimi mesi di vita, culminata nella sua morte avvenuta il 25 novembre 2020 (proprio durante il periodo Covid-19). Dopo il decesso, sono emerse numerose domande e accuse sulla gestione delle condizioni di salute del campione di Lànus, in particolare sul trattamento che ha ricevuto da parte del suo medico personale, Leopoldo Luque, e di altre figure coinvolte nel suo circolo intimo.

La maglia celebrativa della S.S. Lazio dedicata al mito di Maradona (“AD10S”)

La giustizia argentina ha avviato un’inchiesta per capire se la morte di Maradona sia stata causata da errori medici o eventualmente da una colpevole negligenza. In particolare, ci sono stati sospetti riguardo alla sua assistenza nelle settimane precedenti la morte, quando era stato ricoverato per un intervento chirurgico al cervello e poi dimesso e trasferito a sorpresa in un ambiente domestico. Si è ipotizzato infatti che non avesse ricevuto le cure adeguate.

Leopoldo Luque, il medico che ha seguito Maradona negli ultimi mesi, è stato accusato di aver agito con negligenza. È stato indagato per “omicidio colposo”, e la sua posizione legale è stata messa sotto scrutinio. Anche altri membri dello staff medico sono stati chiamati a rispondere.

La famiglia di Maradona, in particolare le sue figlie e altri familiari, hanno sostenuto che Diego Armando Maradona fosse stato maltrattato e che la sua salute fosse stata trascurata da chi lo circondava. La famiglia ha contestato anche la gestione dei suoi beni e delle sue volontà.

L’autopsia ha confermato che Maradona è morto per un arresto cardiaco, ma gli inquirenti hanno sottolineato il decesso poteva in parte essere evitato se avesse ricevuto un trattamento adeguato e tempestivo.

In generale, l’indagine, attualmente in corso (durerà non meno di sei mesi) mira a chiarire se la morte di Maradona sia stata il risultato di un errore umano, di negligenza medica o se ci siano altre responsabilità. La causa continuerà a svilupparsi, con la possibile apertura di altri procedimenti legali per gli eventuali colpevoli.

Maradona, mito senza tempo del “marketing”

Più di 4,5 miliardi di vecchie lire a stagione (Careca, compagno brasiliano in squadra, ne incassava più di 2 all’anno), con un parte variabile nella misura del 20% (collegata alle sponsorizzazioni e ai premi). E’ il valore del “salario” di Diego Armando Maradona nel Napoli dei due scudetti (1987 e 1990), il tutto da inserire in un contesto da favola (il quartiere Posillipo), dove abitò nel periodo 1984-1991. Nel garage sostavano una Ferrari F40 e due Testarossa (il cui costo medio era vicino ai 180-190 milioni di lire), status-symbol del benessere nell’Italia di quel periodo. 

Il centravanti argentino è stato, in quegli anni, tra i calciatori più ammirati e pagati. In altri sport (golf, baseball e, soprattutto, football americano), sempre nello stesso periodo, vi erano negli Usa, atleti con guadagni annuali superiori al 350% rispetto al talento di Lànus. 

Quel 5 luglio del 1984 al San Paolo (il trasferimento dal Barcellona costò al Napoli del presidente Corrado Ferlaino ben 13 miliardi di lire), giorno della presentazione ufficiale al popolo azzurro (in oltre 60 mila pagarono un biglietto del valore di mille lire), si fece notare non solo per i palleggi, ma anche per una t-shirt bianca con il simbolo della Puma. Un’operazione di marketing ancora oggi ricordata come vincente dagli addetti ai lavori. 

Segno di una capacità innata di essere “personaggio” e di far parlare di sè, nel bene e nel male. Probabilmente il primo calciatore-moderno in termini di immagine, a partire dai rapporti con i media. 

Un report della società Playratings.net ha analizzato una serie di parametri per valutare il valore attualizzato del centravanti argentino. Oggi, il trasferimento dal Barça al Napoli, sarebbe stato valutato non meno di 181 milioni di euro.

    Previous post

    Marketing - Francesca Montini nuovo CBO AC Milan

    Next post

    La Kings League lancia la "Global Playoff Week". Si svolgerà alla Inalpi Arena di Torino il prossimo 22 maggio.

    Redazione

    Redazione

    No Comment

    Leave a reply

    Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *