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Saudi Pro League (SPL) – Ora si punta sui giovani: nel calciomercato invernale spesi 107,83 mln per otto U23

(di Davide Pollastri) – Alla base del cambio di rotta vi è una serie di riforme, volute dalla federazione saudita, volte a ridurre l’età media del campionato e ad agevolare la crescita dei talenti locali

Dal colpo Jhon Durán, passato dalla Champions League con l’Aston Villa all’Al-Nassr di Stefano Pioli e Cristiano Ronaldo per 77 milioni di euro, alla scommessa Moses Turay, ventunenne della Sierra Leone scoperto dall’Al-Raed nella seconda divisione finlandese, passando per Talal Haji, diciassettenne talento locale ceduto (ma solo in prestito) dall’Al-Ittihad all’Al-Riyadh. La sessione invernale del mercato saudita è stata segnata dai prospetti Under23, per i quali è stato speso il 60,5% del totale degli investimenti.

La Saudi Professional League, dopo i colpi da mille e una notte del 2023, entra in una nuova era caratterizzata da un crescente interesse nei confronti dei talenti emergenti. La svolta, voluta e incentivata dai vertici della federazione con una serie di riforme (tra le quali spicca quella secondo la quale due dei dieci slot per giocatori stranieri concessi a ogni squadra debbano essere riservati a giocatori nati dopo il 31 dicembre 2002), ha portato il diciottenne Aarón Martin all’Al-Qadsiah, i ventenni Moses Turay, Kaio César, Matteo Dams e Unai Hernández (20 presenze e 9 gol con il Barcellona B) rispettivamente all’Al-Raed, all’Al-Hilal, all’Al-Ahli e all’Al-Ittihad, e i ventunenni Jhon Durán, Mario Mitaj e Matheus Machado all’Al-Nassr, all’Al-Ittihad e all’Al-Fateh.

Nel prossimo biennio, con l’entrata in vigore di ulteriori ordinanze, la Lega saudita punta ad allontanarsi ulteriormente dall’immagine offerta nel 2023, proponendosi invece come una valida, concreta alternativa per quei talenti emergenti che, fino ad oggi, credevano di poter completare il proprio percorso di crescita esclusivamente in Europa.

Tuttavia, è bene ricordare che i primi investimenti nel calcio giovanile risalgono al 2021 con il lancio del progetto ‘Tatics for Tomorrow’, iniziativa che ha gettato le basi per gli attuali successi del movimento calcistico saudita.

Il trionfo dell’Under 23 nella Coppa d’Asia di categoria giocata tre anni fa in Uzbekistan, ha confermato la bontà del lavoro sin qui svolto dalla SAFF, federazione che dal 2023 si avvale della collaborazione di Michael Emenalo (ex vice di Ancelotti al Chelsea) nella veste di direttore del neonato “Player Acquisition Center of Excellence”, il programma ideato per coordinare gli acquisti dei giocatori stranieri.

Ma chi saranno i prossimi campioni a tradire il vecchio continente per l’Arabia Saudita? Dopo Jhon Durán, il sogno ora è portare nel regno la stella diciassettenne del Barcellona Lamine Yamal (che però vuole restare Blaugrana). Più concrete sono invece le possibilità di riportare a casa il venticinquenne Saud Abdulhamid della Roma (38 presenze e un gol con la nazionale saudita). L’eventuale ritorno del terzino, vero e proprio idolo nazionale, non sarebbe un coup de théâtre come quello rappresentato dall’arrivo di Cristiano Ronaldo, ma riuscirebbe comunque a generare entusiasmo. Operazioni di questo tipo sono esattamente quelle che piacciono ai manager come Emenalo. 

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Redazione

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