‘Le regole, il rispetto, la reputazione’. La Serie B promuove il suo codice etico
Un sistema di regole da accettare e
rispettare come fondamento per la convivenza all’interno di una
comunità, quella sportiva. Per preservarla e valorizzarne la sua valenza
sociale ed educativa, rafforzandone i valori.
La Lega Serie B scende in campo con tutta una serie di
regole, progetti e codici che hanno l’obiettivo di promuovere un
comportamento etico e far crescere il proprio livello di reputazione. Lo
fa presentando il progetto dal titolo “Le regole, il rispetto, la
reputazione. Le espressioni di un impegno per l’etica”.
Un’istituzione responsabile, infatti, deve farsi
carico di comportamenti, linguaggi, attività e rapporti, da promuovere
e costruire nel tempo, con continuità e nella convinzione che
non esistano soggetti che debbano essere rispettati più degli altri.
“Lo dobbiamo alla storia del nostro Paese
e alle milioni di persone che credono e hanno creduto in questo sport. A
tutti quei bambini che ogni giorno calciano un pallone e a quei
tifosi che sono il patrimonio più ricco del calcio. Lo
dobbiamo alla legalità che, in un sistema di diritto, è valore caratterizzante
e anche a quella comunità con cui ci identifichiamo ogni
giorno e a cui è doveroso contribuire nella crescita” dice il presidente
della Lega Serie B Andrea Abodi.
La volontà è costruire un modello di Lega
nell’ambito della quale tutti i club associati e le persone che ne fanno
parte sappiano riconoscersi, elaborando uno stile distintivo dell’essere parte
della famiglia del calcio, capace di confrontarsi con la
realtà sociale circostante.
Come?
Agendo con Norme e regolamenti: con
l’inserimento cioè all’interno dell’organizzazione di modelli di
controllo societari e ampliando, attraverso accordi collettivi con
Aic, Aiac e Aipac, la fattispecie di riduzione o risoluzione del
contratto, oltre ai casi di doping, ai casi di illecito o violazione
normative in fatto di calcio scommesse.
Introducendo prima e rafforzando poi il meccanismo
premiante in base al risultato in classifica raggiunto
dalle società. Il 25% dei criteri di ripartizione delle risorse economiche
dalla mutualità viene ripartito in base alla posizione finale e non ai
risultati delle ultime quattro stagioni come accadeva fino allo scorso campionato. Identico
metodo per il contributo di retrocessione, modulato a seconda della posizione
finale: al quartultimo è distribuito più del terzultimo, che incassa più del
penultimo e così via.
Curando gli aspetti legali, attraverso
l’individuazione di un riferimento in rappresentanza della Lega, e quindi delle
società, nei rapporti con le Procure sportive e penali e, inoltre, nello
studio di proposte in tema di Costituzione, sempre della Lega, quale
persona offesa e, in prospettiva, parte civile. Aspetti legali
che individuino, infine, un’azione risarcitoria a favore delle società per
danno d’immagine, patrimoniale e sportivo.
Individuando profili
etici e di responsabilità sociale, attraverso la costituzione di un
Comitato, presieduto dal professor Gianfranco Piantoni, che vigili sulla
predisposizione e attuazione di un Codice etico della Lega nazionale
professionisti Serie B e del Manifesto per il Rispetto che ne è parte
integrante. Predisponendo e presentando il primo Bilancio Sociale della Lega,
contestualmente al Bilancio e al Rendiconto Economico Finanziario 2011-2012. Consolidando
il progetto B Solidale, attraverso la costituzione di una Fondazione che sancisca la
continuità nel tempo dell’impegno della Serie B in ambito sociale e solidaristico. Nella
consapevolezza inoltre che chi opera nella responsabilità sociale ha e
acquisisce valori e principi etici applicabili poi nella vita di tutti i
giorni. Nella famiglia, nella società e, anche, nel calcio.
Lanciando il
progetto “Regoliamoci”quale strumento di conoscenza delle regole,
premessa fondamentale per il loro accoglimento e rispetto. Il primo
numero è dedicato al regolamento del gioco del calcio, con l’obiettivo di facilitare
la conoscenza dei dettami e delle normative in tema di regole sportive. Aderendo
e diffondendo, infine, d’intesa con la FIGC, la campagna Respect
dell’UEFA, che coinvolgerà ad ampio spettro tutti i club, arricchita in termini
di contenuti e attività dal Manifesto per il Rispetto, che è sintesi e
al tempo sesso parte integrante del Codice Etico della LNPB.
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