Winbledon teme la pioggia
Il torneo di tennis di Wimbledon ha una ragione in più per temere la pioggia. Fino a due anni fa, infatti, l’organizzazione ricorreva ad una speciale assicurazione per coprire i costi di restituzione dei biglietti degli incontri sospesi a causa del maltempo (gli spettatori ottengono il rimborso se l’incontro viene sospeso prima che sia trascorsa almeno un’ora di gioco). A causa del costante aumento dei premi di assicurazione, tuttavia, si è deciso di non ricorrere più a questa soluzione.
Il cambio di rotta risale al 2002, ma è tornato d’attualità per la decisione della Lawn Tennis Association (co-organizzatore dell’evento insieme all’All-England Club) di creare uno speciale fondo di riserva a garanzia di questo tipo di rischi. Il primo accantonamento vale quasi 2 milioni di sterline.
Il progetto di copertura del campo centrale è stato presentato nei primi mesi del 2004, ma l’opera non sarà ultimata prima del 2009, lasciando in ogni caso scoperti tutti gli altri campi minori.
La pioggia non è l’unico problema di Wimbledon. A causa della debolezza del Dollaro sui mercati finanziari, infatti, la organizzazione rischia di vedere drasticamente ridotto il proprio ricavo. Molte delle fonti di finanziamento del torneo vengono corrisposte anticipatamente nella divisa americana. Si stima che se fosse stato venduto ai prezzi correnti, il surplus di quest’anno (26,8 milioni di sterline) si sarebbe ridotto di ben 5 milioni di sterline.
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