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Betting – AstraBet chiarisce la sua posizione

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In relazione al “betting on-line“, ed in particolare alla possibilità in Italia, di scommettere su portali esteri non presenti nella lista dell’Aams (Amministrazione autonoma Monopoli di Stato), il bookmaker maltese Astrabet dichiara quanto segue:


a seguito dell’accesso da parte dell’Ufficiale Giudiziario presso la sede dei Monopoli di Stato, è comparso sul sito istituzionale di Aams un comunicato con cui ad Astrabet viene attribuito di procedere ad iniziative irrituali, finalizzate soltanto ad ottenere indebiti privilegi ed atteggiamenti discriminatori rispetto agli altri soggetti che operano legalmente in Italia; comunicato poi ripreso da fonti giornalistiche accreditate dall’Amministrazione.


A ciò ha fatto seguito la conferma di Astrabet nell’elenco dei siti oscurati, aggiornato il 23.5.2006  a cura di Aams. A fronte di tale situazione, Astrabet comunica e puntualizza quanto segue: il Tribunale di Roma ha emesso un provvedimento immediatamente eseguibile ordinando “l’immediato ripristino dell’allacciamento alla rete internet del sito Astrabet e, dunque, dell’associazione tra il nome di dominio astrabet.com e l’indirizzo IP”, ordinando ad Aams la  rimozione di tutte le misure disposte ed adottate al fine di inibire l’accesso al sito; le iniziative di Astrabet volte a porre in esecuzione il provvedimento sono tutte legittime e rituali in quanto contemplate dal Codice di Procedura Civile; ciò che, per converso, stupisce è che Aams, che aveva serenamente dichiarato di riporre fiducia nella Magistratura, persista nell’inosservanza del chiaro ordine del giudice, da una parte affermando dinanzi all’Ufficiale Giudiziario di riservarsi di ottemperare, ma nei fatti non soltanto omettendo ciò,  ma anzi inserendo nuovamente ed insiegabilmente Astrabet nell'”elenco” dei siti oscurati, anziché attendere, quantomeno, la definizione del procedimento di reclamo da essa stessa attivato; risulta peculiare che Aams, dopo aver impartito precise istruzioni ai fornitori di servizi di rete a seguito di apposito tavolo tecnico, dichiari oggi di non poter operare sulla rete stessa; degno di nota è che Aams utilizzi il proprio sito istituzionale per censurare la presunta “irritualità” degli atti di Astrabet; nessuna giustificazione può individuarsi nella pendenza del procedimento di reclamo, come emerge anche da pacifica giurisprudenza della Cassazione penale (confronta per esempio Cassa.Pen.25.10.2004 n.65).


 


Ciò posto,  Astrabet comunica di aver informato la competente Procura della Repubblica in ordine ai  comportamenti tenuti dall’Amministrazione al fine di ottenere tutela, confidando nelle iniziative della magistratura penale. Il procedimento penale risulta già radicato. Astrabet attende fiduciosa gli sviluppi delle indagini.

                                                                      

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