ESCLUSIVA – Il SALOC presenta il progetto SudAfrica 2010 a Sporteconomy.it (1)

sudafrica2010tifosi.jpgL’amichevole giocata a Siena tra Italia (campione del mondo) e SudAfrica è una tappa di avvicinamento alla prossima Fifa world cup, che si terrà proprio nello stato africano dall’11 giugno all’11 luglio 2010. Sporteconomy.it ha intervistato Tumi Makgabo, portavoce del SALOC (Comitato organizzatore dei Mondiali di calcio) per scoprire qual è lo “status quo” a meno di tre anni dall’evento sportivo.


D: Come si muoverà il SudAfrica per farsi conoscere all’estero (in Europa e nel caso specifico in Italia nei prossimi tre anni)?


R: Il Sudafrica ha già pianificato una campagna pubblicitaria in vista del Mondiale 2010. La campagna sarà rivolta indistintamente a tutte le nazioni straniere che sono coinvolte nella massima rassegna mondiale, non solo all’Italia. La pianificazione pubblicitaria è ancora in via di definizione. Siamo ancora in grande anticipo: prima di dedicarsi alla campagna pubblicitaria e alle altre attività promozionali, il SALOC (South African Local Organising Committee 2010) deve lavorare con impegno sul fronte organizzativo, per rispettare le scadenze relative alla costruzione delle infrastrutture e degli impianti sportivi.


D: Qual è il budget in marketing e comunicazione che il SALOC utilizzerà fino al termine dei Mondiali?


R. E’ ancora presto per poter fare una stima del budget a disposizione del SALOC.


D: Quali sono gli obiettivi comunicazionali che si prefigge il SALOC attraverso l’organizzazione del più grande evento sportivo?


R: L’organizzazione dei Mondiali 2010 rappresenta per il SudAfrica una preziosa occasione per farsi conoscere nel resto del Mondo. Vorremmo che la gente cambiasse il suo modo di pensare il SudAfrica. Negli ultimi anni si sono verificati già importanti cambiamenti nella percezione del Paese che ora è considerato a livello internazionale come un’interessante destinazione turistica. Ora con i Mondiali ci prefiggiamo un altro obiettivo ambizioso. Il nostro Paese non deve essere visto solo come una meta turistica esotica e avventurosa, ma deve iniziare ad essere percepita dall’opinione pubblica internazionale come un luogo interessante dove indirizzare e sviluppare business e investimenti.


D. Quale sarà l’utilizzo dei 10 stadi – post evento. Non si rischia di creare delle cattedrali nel deserto? Questi impianti verranno utilizzati per altre tipologie di entertainment?


R: La costruzione degli stadi fa parte del piano di sviluppo previsto dal Sudafrica: gli stadi saranno dei veri e propri centri sportivi polifunzionali. Costruire degli stadi solo per i Mondiali non avrebbe avuto alcun senso, queste strutture sono state pensate e progettate per generare profitto. Al termine dei Mondiali gli impianti verranno utilizzati per ospitare non solo le partite di calcio, ma anche gli incontri di rugby, cricket e i concerti di grande portata. (1a parte – continua) – (riproduzione riservata)

L’amichevole giocata a Siena tra Italia (campione del mondo) e SudAfrica è una tappa di avvicinamento alla prossima Fifa world cup, che si terrà proprio nello stato africano dall’11 giugno all’11 luglio 2010. Sporteconomy.it ha intervistato Tumi Makgabo, portavoce del SALOC (Comitato organizzatore dei Mondiali di calcio) per scoprire qual è lo “status quo” a meno di tre anni dall’evento sportivo.

Previous post

Speciale France '07 - Si chiude oggi lo "speciale" sulla RWC2007

Next post

ESCLUSIVA - Il business dei Mondiali di SudAfrica 2010 (2)

Marcel Vulpis

Marcel Vulpis

No Comment

Leave a reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *