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Il “Volo” italiano volta pagina

L’Assemblea della Federazione Italiana Volo Libero, a cui aderiscono 116 club con 5000 piloti attivi e 40 scuole,si è tenuta a Tizzano (Parma), dove per l’occasione hanno partecipato oltre 60 delegati provenienti da ogni regione d’Italia, in rappresentanza dei tanti club di piloti che praticano il volo in deltaplano e parapendio.

Ci saranno importanti cambiamenti in tutto il mondo del volo dopo la firma, da parte del Presidente del Consiglio, del decreto di riassetto dell’AeCI, Aereo Club d’Italia, l’ente morale e federazione del CONI che ingloberà le Federazioni Sportive Aeronautiche (FSA), in rappresentanza di altrettante discipline aeree.

Si tratta della più profonda riforma nei cinquant’anni di storia dalla legge istitutiva dell’AeCI.

L’immediata conseguenza è che ciascuna FSA e le associazioni ad essa collegate dovranno in tempi brevi dotarsi di uno statuto guidato dai principi informatori contenuti in quello dell’AeCI e nella legge Melandri di riordino del CONI.

Anche gli statuti degli Aereo Club locali, svincolati dal limite di uno solo per provincia, dovranno adeguarsi a quello dell’AeCI rinnovato.

A questa inderogabile riforma si è arrivati dopo una contrastata storia tra AeCI e FSA durata oltre vent’anni, fino all’intervento della Federazione Aeronautica Internazionale e l’esplosione del cosiddetto “caso Italia”.

Ne è seguito il vero commissariamento  dell’ente, lo studio di un nuovo statuto, modificato più volte, fino alla definitiva stesura ora firmata dal Presidente del Consiglio.

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Marcel Vulpis

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