Bormio 2005 – Torino 2006: lettera al Direttore
Riceviamo e pubblichiamo volentieri ed integralmente la lettera del Responsabile Ufficio Stampa del Toroc.
“Caro direttore, mi permetta di rispondere all’articolo pubblicato il 13 febbraio “Bormio 2005: ma Torino2006 dov’era?“.
Cominciamo dagli striscioni: come tutti gli addetti ai lavori sanno – o dovrebbero sapere – sul campo di gara dei Mondiali di sci hanno diritto di comparire esclusivamente gli sponsor della competizione. Inoltre, nel rispetto degli obblighi con il CIO, il marchio olimpico non può essere esposto in altri eventi sportivi. Non è quindi una anomalia, ma una regola. Tant’è che ai Mondiali di Atletica di Parigi, nel 2003, non era esposto alcun marchio dei Giochi di Atene.
Tuttavia, a Bormio Torino 2006 non era assente. Al contrario, la conferenza stampa del 9 febbraio con Eurosport, alla quale hanno partecipato un centinaio di giornalisti, faceva parte delle attività di promozione dei Giochi Olimpici e ha completato le attività di celebrazioni del “MenoUno”. La presenza dell’ufficio stampa non era rituale o scontata, ma necessaria. E si è confermata tale proprio il 9 febbraio, quando è stato fondamentale spiegare ai media internazionali che a Torino non potrà ripetersi quanto accaduto il giorno del gigante maschile.
Non intendiamo comunque nascondere che una trattativa con il Comitato Organizzatore di Bormio perché a Torino 2006 fosse garantita un’area espositiva di rilievo c’è stata, ma l’offerta era fuori mercato, indipendentemente dalle nostre attuali disponibilità economiche. L’assenza di un’area TOROC, alla luce dei flussi di pubblico, non è risultata dannosa per la promozione dei Giochi. Siamo certi che da questo punto di vista i palinsesti olimpici di Eurosport possano essere molto più efficaci.”
Cordiali saluti,
Giuseppe Gattino
Responsabile Ufficio Stampa TOROC
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