Calcio – Una Serie A in stile Premier League
Alla fine della riunione di ieri sera della Lega Calcio, l’a.d. della Juventus, Antonio Giraudo si è detto tranquillo, aggiungendo che è stato fatto “un grande passo avanti che dà unità alla serie A e che dà la possibilità di rimettere i conti a posto”.
A portare alla rottura tra A e B è stato soprattutto il dibattito sulla mutualità (fonte TGCOM.it): la proposta della A prevedeva 110 milioni di euro quest’anno per la B ma 99 dal 2007, con un taglio del 10 per cento. Una riduzione di 11 milioni che la serie cadetta non ha accettato.
Un’altro elemento di discordia è stata la richiesta della B di eleggere “in esclusiva” un rappresentante come vicepresidente vicario, una proposta che la A ha bocciato, metendo di fatto le base per la creazione di una nuova Lega di A.
Dal punto di vista economico, quindi, i contatti tra le due serie saranno molto limitati. La B sarà costretta a sopravvivere quasi esclusivamente con le proprie gambe, mentre le risorse saranno ripartite all’interno del massimo campionato, tra i cui presidenti vige un accordo quasi totale. La serie A giovedì è infatti riuscita a trovare un accordo al suo interno per la mutualità alle retrocesse, alle quali verrà data una “buonuscita” di 2 milioni e mezzo
di euro. Ed anche per i diritti tv la seria A è praticamente d’accordo su tutto: 19 squadre su 20 (manca l’Udinese per ora) hanno dato mandato a Galliani di trattare i diritti tv in chiaro e i diritti radiofonici.
Una spaccatura destinata ad aumentare ulteriormente il divario tra ricchi e poveri del nostro calcio.
Fonte: www.tgcom.it
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