La UEFA ha espresso ufficialmente le proprie riserve sul progetto della Commissione Europea che prevede l’ampliamento del diritto di cronaca a vantaggio di parti terze non detentrici. La tematica è sviluppata nella proposta di modifica della direttiva “Television without Frontiers”, elaborata della EC.

La UEFA, insieme all’Associazione delle Leghe Professionistiche Europee di Calcio (EPFL), ha sottolineato come in nessun caso, nel passato, l’attuale sistema di gestione del diritto di cronaca abbia privato il pubblico di informazioni rilevanti.

La Federazione Europea non ravvisa pertanto la necessità di una modifica dell’attuale disciplina. L’amministratore delegato della UEFA, Lars-Christer Olsson, ha spiegato che “questo problema chiama in causa tutti i detentori di diritti televisivi legati al calcio nell’area dell’Unione Europea, incluse la UEFA, le federazioni affiliate e tutti i club. E’ un argomento su cui tutti i portatori di interesse nel football professionistico europeo devono essere allineati“.

Le attuali normative in materia individuano già i limiti entro i quali i network non detentori di diritti possono utilizzare le immagini degli incontri per legittimi scopi di cronaca. Ma la cronaca – fanno notare dalla UEFA – non dovrebbe sconfinare nell’utilizzo dei filmati a scopo di intrattenimento.

La questione è particolarmente delicata soprattutto per i “new media”: internet e trasmissioni via telefonia mobile. Consentire a terze parti la possibilità di utilizzare le immagini delle gare per report diffusi attraverso questi canali di comunicazione rischia di avere un impatto notevole sul valore dei diritti sfruttati dai club e dai right-holders.

Una bozza della proposta normativa dovrebbe essere redatta dalla Commissione Europea entro la fine di quest’anno.