Il Presidente della Premier League inglese cercherà di proteggere il mercato asiatico dalle politiche commerciali dei club britannici in oriente. Nel corso di una serie di meeting con la Federazione Calcio Asiatica (AFC) a Kuala Lumpur, Dave Richards ha preso atto del problema: “Non permetteremo che succeda. Siamo assolutamente
contrari al fatto che le nostre squadre vengano in Asia per due giorni e poi ritornino a casa senza lasciare nulla dietro di sè”.

Il problema principale sollevato dalla AFC è proprio quello dello
sfruttamento economico dei tanti fan orientali della Premiership. I team che ogni anno programmano il proprio precampionato in Asia (quest’estate, tra gli altri, Manchester United e Everton, club legato al marchio thailandese di birra Chang) incrementano le proprie revenue commerciali ma non lasciano nessuna reale eredità in termini sportivi e extra-sportivi sul territorio.

Un trend che tuttavia sarà difficile contrastare. “Non possiamo impedire agli sponsor di pagare milioni per portare le loro squadre in mercati strategici come quelli di Malesia, Singapore e Thailandia”, ha ammesso Richards.

Viste le esigenze degli sponsor, è probabile che l’impegno della Premier League sia rivolto più che altro a sensibilizzare i club e favorire lo sviluppo di programmi sociali ed educativi legati alle tournée, oltre che alla diffusione di un modello gestionale professionistico del calcio in Asia.