Calcio – L’Uefa bacchetta il “sistema italia” sui diritti tv
Anche il direttore generale dell’Uefa, Lars-Christer Olsson, interviene sul tema dei diritti televisivi in Italia. Nel corso di un’intervista rilasciata a Gazzetta.it, il dirigente della federazione internazionale ha criticato l’attuale sistema italiano. Olsson spiega i motivi per cui una contrattazione collettiva oltre ad essere più equa è anche migliore. Con una vendita collettiva, infatti, gli incassi globali sarebbero più alti per via di una maggiore forza contrattuale dei club e questo consentirebbe una maggior competizione sportiva che porterebbe più interesse di pubblico e, quindi, di sponsor.
Secondo il manager dell’Uefa, se si continuasse su questa strada, il calcio, in un’ottica prospettica è destinato a perdere progressivamente di interesse e, di conseguenza, a vedere diminuito sensibilmente il numero di spettatori. Se ciò accadesse, un riflesso negativo si avrebbe anche sotto il profilo commerciale. Gli spettatori, infatti, sono il target di riferimento dalle aziende che investono in questo settore; se il loro target dovesse diminuire, anche gli investimenti subirebbero un abbattimento che scaturirebbe in un minore introito economico da parte delle società. (riproduzione riservata)
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