Punto e a Capo

Qualcuno ci spieghi cosa sta succedendo

Qualcuno ci spieghi cosa sta succedendo, quello che doveva essere un evento sportivo di altissimo livello , e di immagine per l’Italia nel mondo , come ricordato anche dal Presidente Ciampi, sta diventando, prima ancora di nascere,  l’evento delle polemiche.
Le Olimpiadi invernali di Torino 2006 continuano a far parlare di sé non dal lato “sportivo” ma da quello di possibili inefficienze organizzative, strutturali e finanziarie.
Da una parte  il Governo si impegna con il CIO a supportare la buona riuscita della manifestazione, dall’altra il quotidiano più vicino al Presidente del Consiglio attacca senza mezzi termini l’organizzazione dell’evento, mentre alcuni parlamentari avanzano forti critiche all’organizzazione presentando interrogazioni, ed ora anche alcuni quotidiani sportivi sembrano intenzionati a cavalcare l’onda polemica.
Servirebbe maggiore chiarezza, anche perché, e qui c’è un nodo doloroso, Torino2006 rischia di essere un non evento, a livello comunicativo infatti qualcosa non funziona.
Sono forse sbagliate le strategie di comunicazione, è sbagliata la scelta degli sponsor? Sta di fatto che tra le aziende che solitamente sponsorizzano questi eventi , non c’è la corsa affannosa per assicurarsi la visibilità come main sponsor di una manifestazione che altrove ha sempre goduto di grande successo.
Perché le grandi aziende si “tirano indietro”? Perché gli attuali sponsor non pubblicizzano la loro adesione a Torino2006?
Nelle settimane passate abbiamo assistito ad alcuni “sgarbi” tra l’organizzazione e il Coni
. Alcuni pensano che questa querelle servisse a “sabotare” le Olimpiadi invernali, per poter scaricare su qualcuno la non riuscita della manifestazione. L’impressione è che si stiano intrecciando troppi giochi “di potere” tra le parti in campo.
La parola passa ora a Pescante, la cui nomina governativa a supervisore dovrebbe essere confermata il prossimo 11 novembre. Da lui ci aspettiamo che possa mettere d’accordo le parti coinvolte e fare chiarezza, visto che è stato sollevato il caso, sui conti della manifestazione, perché se dovesse risultare vero che il buco dell’operazione è della portata annunciata su Il Giornale, c’è chi ipotizza che il 24 novembre prossimo qualcuno del Toroc possa essere sacrificato per non gettare ombre su tutta l’organizzazione, insomma qualcuno potrebbe pagare per tutti, come al solito. Il Governo però, non poteva  non sapere, viste le continue riunioni svolte su Torino2006, e se non sapeva , permettetemi di dire che chi fa dell’immagine uno stile di vita, qui ha proprio sbagliato.

 

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Marcel Vulpis

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