Spazio alla politica
Sul Corriere della Sera è apparsa l’intervista ad Angelo Rovati ex giocatore di basket, fedelissimo di Prodi (Presidente del Consiglio incaricato), e che, nelle ultime ore, è accreditato dalla stampa di un possibile ingresso nel prossimo esecutivo come sottosegretario con delega allo sport. Il contenuto dell’intervista accresce però le perplessità che in molti addetti ai lavori aveva destato la notizia del possibile incarico a Rovati. Nelle parole dell’ex pivot della Fortitudo emerge l’ipotesi di un campionato Europeo (la SuperLega tanto cara al G-14) che potrebbe aumentare quel distacco già esistente fra i grandi ed i piccoli club di calcio, oltre alla possibilità della cessione dei marchi delle società sportive ai comuni.
Certo non si pretende di valutare l’indubbia levatura del signor Rovati semplicemente da un intervista ma il timore è che l’ex presidente della Lega Basket (dal ‘96 al ‘98) non sia quel profondo conoscitore delle problematiche che il calcio e lo sport italiano più in generale richiederebbe in questo specifico momento.
Anche perché quella delega allo sport gli operatori del settore sportivo, dopo la vittoria dell’Unione, si aspettano venga assunta da Giovanni Lolli (così come nel 2001 si aspettavano il sottosegretario uscenti Pescante), esponente dei DS, che negli ultimi anni ha profuso la propria attività parlamentare per studiare il fenomeno sportivo e che ha proposto, in più di una occasione, le linee guida su cui fondare il possibile rilancio dello sport italiano. Già prima delle recenti indagini sulle intercettazioni, proprio Lolli, in seno alla commissione parlamentare, aveva svelato alcune stranezze, in primis quelle della gestione dei diritti televisivi nel calcio. Lolli appare dunque più di altri la persona adatta per gestire le opportunità dello sport italiano e il passaggio dalla vecchia alla nuova gestione.
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