Diritti tv, torna il tormentone…..
“Catricalà in occasione della relazione annuale dell’Antitrust ha detto che non è sufficiente, per dare maggiore contendibilità nei campionati, una legge che imponga la vendita in forma centralizzata. Siamo perfettamente d’accordo con il presidente dell’Antitrust. Siamo meno contenti però che lo stesso Catricalà, nell’indicare altri modelli convenzionali idonei a garantire una più equa distribuzione delle risorse, non dia seguito a tale dichiarazione. Si riferiva forse ai modelli Bundesliga, Premier League o Champions League, e dunque a quei modelli che di vendita centralizzata, corretta secondo le indicazioni della Commissione europea nel 2003, 2004 e 2006, si sono dimostrati come gli unici modelli finalizzati a rendere più equilibrata la competizione sportiva? Proprio l’Indipendent sport review 2006 del governo Blair ha indicato quella strada, raccomandando ai Paesi europei la vendita centralizzata come unica forma che garantisce l’effettiva competitività e un’equa distribuzione delle risorse. Forse dimentica Catricalà quel che è accaduto in Italia con la vendita individuale (nata durante il Governo D’Alema): condotte elusive della mutualità, società senza contratto, società che ad ogni estate piangono contratti televisivi. Quali sono dunque gli altri modelli convenzionali indicati da Catricalà? Aspettiamo di saperne di più”.
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