Senza mai crederci fino in fondo
Si chiude il capitolo calciopoli, la Juventus otterrà uno sconto sui punti di penalizzazione, ma resterà in B. La decisione di ritirare il ricorso al Tar, si spiega con l’impossibilità secondo la società di sostenere un “muro contro muro” che forse avrebbe visto i bianconeri soli contro tutti.
Cosa sarebbe successo se il Tar avesse dato ragione (cosa almeno probabile) al club piemontese? Credo che negli stadi italiani sarebbe stato di fatto impossibile giocare. Non sarebbero mancate contestazioni contro i bianconeri ancora più agguerrite di quelle che subiva fino a pochi mesi fa la famosa o famigerata triade.
Non si spiega però perchè la dirigenza juventina abbia prima deciso di forzare la mano e poi per pochi punti in meno di penalizzazione (forse) abbia ritirato il tutto scontentando ancora una volta i propri tifosi che dopo l’effetto Moggi ora subiranno ancora di più l’ilarità degli avversari. Perchè una cosa è certa, con l’azione al Tar la Juventus aveva riconquistato il rispetto di molti, mostrando di credere nella sua innocenza.
Cosa ha spinto Cobolli Gigli a ritornare sui suoi passi non si saprà mai, certo non la “sfortunata” dichiarazione del sottosegretario con delega allo sport, Giovanni Lolli (Ds), che alcuni giorni fa (il 28 agosto) ha detto “la Juventus si scordi la serie A”, con la richiesta d’urgenza pendente al Tar del Lazio.
Petrucci e Rossi invece devono aver trovato le giuste parole per far tornare in riga il club bianconero che ora paga per tutti un sistema dalla dubbia esistenza, e forse un’errata strategia difensiva fin dall’inizio, che è costata svariati milioni di Euro di fatturato, per un anno, almeno questo spera Cobolli Gigli. A volte bisogna crederci fino in fondo.
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