E’ sempre più difficile investire nel calcio (non solo italiano). Non è più nemmeno una questione di soldi. Devi girare con l’avvocato per tutta Europa sperando di non andare incontro alle normative del paese dove decidi di spendere in sponsorship.

E’ il caso (recente) di “SportingBet” e “Bwin”, praticamente “ricercati” (o almeno alcuni loro top-manager) negli Usa e in Francia, ma è anche il caso di Red Bull, che sponsorizza gli austriaci del Salzburg F.c. Quest’ultima, infatti, potrebbe incappare in serie difficoltà se fosse obbligata dalla sorte a giocare in Francia con una squadra della Ligue1 (visto che l’energy-drink austriaco non può essere commercializzato in terra d’oltralpe).

Insomma come ti muovi interviene una “legge nazionale” che ti blocca. Povere squadre di calcio europee, che vedevano proprio nel “betting” una valvola di sfogo in attesa di tempi migliori e adesso, invece, si trovano a dover giocare una nuova partita (magari nelle aule di tribunale).