Calcio – “Trade deficit” per il calcio inglese *
Il calcio inglese ha incrementato dalla stagione 2003-04 il processo di uscita di fondi creando un vero e proprio fenomeno di “trade deficit” nel calcio, imputabile per la maggior parte alla gestione delle campagne acquisti dei grossi team, in primis il Chelsea di Roman Abramovich.
Il saldo tra flussi in entrata ed in uscita nel calcio inglese ammonta infatti alla fine della stagione 2003-04 a 393 milioni di Euro, e la spesa per acquisti oltre confine è arrivata a 619 milioni di Euro, guidata proprio dalle spese “allegre” del team di Abramovich.
L’acquisto di molti campioni provenienti da altri paesi ha provocato un forte incremento alla voce dei “salari” pagati dai clubs inglesi, il cui importo totale per la stagione 2003-04 ha superato l’1.2 miliardi di Euro (anche qui il Chelsea risulta essere la squadra con il più alto monte salari al mondo).
Per la stagione appena conclusa ci si aspetta invece un leggero miglioramento nei flussii in uscita e nei salari, grazie alla consapevolezza dei clubs che il nuovo accordo sui diritti tv ha portato minori entrate nelle casse di molte squadre.
Sul lato delle entrate, la Premier League inglese consolida nel frattempo il suo primato europeo, con un fatturato di 1.9 miliardi di Euro (2003-04), pari al 18% degli 11.2 miliardi di Euro fatturati da tutto il calcio europeo.
La squadra leader per entrate resta il Manchester Utd., con 257 milioni di Euro, seguita dal chelsea con 215 milioni di Euro.
*Elaborazione SportEconomy.it su dati Deloitte
No Comment