Dopo i commenti per nulla positivi su “Studio Aperto” (Italia1) all’indirizzo di Alessandro Rosina e del suo sito ufficiale, per i voti “negativi” dati ai suoi compagni sulle pagine del suo diario, arriva un altro “j’accuse” da parte di Giampiero Galeazzi (decano dei giornalisti Rai), che ha stigmatizzato pesantemente il comportamento del centravanti torinese dagli schermi di “Quelli che il calcio…” -Rai2. Nel clan Rosina la giustificazione è stata la dicitura presente sul sito: “si informa che quanto scritto nell’articolo esprime solamente l’opinione personale dell’autore – se non diversamente scritto o citato – e, in alcun modo, manifesta le idee di Alessandro Rosina e dei suoi procuratori”.

Una frase che non ha alcun senso, sotto il profilo della comunicazione, nel momento in cui il web-site è di proprietà del giocatore stesso ed è gestito da persone a lui care. Perchè a questo punto c’è da chiedersi che senso ha tenere aperto un proprio punto di incontro con i tifosi se ciò che è scritto non corrisponde al pensiero di Rosina?. C’è molta confusione e infatti il Torino F.c. ha scelto (Zaccheroni incluso), per il momento, di non farlo giocare (così come è successo in occasione dell’anticipo con il Chievo). Una cosa sembra però chiara: comunicare non è un esercizio che si impara per divinazione o solo per parentela diretta.

Dopo i commenti per nulla positivi su “Studio Aperto” (Italia1) all’indirizzo di Alessandro Rosina e del suo sito ufficiale, per i voti “negativi” dati ai suoi compagni sulle pagine del suo diario, arriva un altro “j’accuse” da parte di Giampiero Galeazzi.