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Calcio – Sporteconomy: “Contro i “simulatori” tre turni di squalifica”

napolijuve.jpgLo propone l’agenzia “Sporteconomy.it”, che edita questo giornale telematico. Alla luce dei casi Lavezzi e Zalayeta, che hanno chiaramente falsato il risultato finale di Napoli-Juventus, c’è bisogno di un “bel gesto” da parte dell’AIA e del designatore Pierluigi Collina.


E’ chiaro che la velocità delle azioni, la posizione o anche altre considerazioni di vario tipo possono portare le “giacchette nere” a prendere determinate decisioni (controverse soprattutto quando poi si riguarda l’azione alla moviola). Visto che l’arbitro è sulla carta sempre in “buona fede”, l’unica è colpire chi crea la causa del male: ovvero il “simulatore”.


E’ per questo che, in determinati casi controversi, l’AIA si dovrebbe riunire post partita per stabilire se c’è stata o meno “simulazione”. Se ciò è avvenuto il tesserato deve ricevere uno stop di 3 giornate, in caso di recidiva 5 giornate e al terzo tentativo consecutivo perdere un intero girone (d’andata o di ritorno). Siccome i contratti dei calciatori sono fortemente agganciati sia con i club che con i produttori di scarpini alle presenze in campo, di fronte allo spauracchio di perdere ingenti somme di denaro si darebbero tutti una regolata.


Meglio ancora se allo stop dell’AIA seguisse anche la multa della società di calcio. Visto che si parla sempre di “senso civico” e di concetti di lealtà da trasmettere ai più giovani anche questo potrebbe servire.


Pur non lavorando nel mondo del calcio Sporteconomy.it ha trovato, in pochi minuti, un “correttivo” alla furbizia imperante nel pianeta football. Il problema non è la moviola in campo, ma la volontà di trovare in tempi brevi la soluzione alle problematiche reali. Una cosa è certa. Le simulazioni (pur in situazioni trans-agonistiche) di Lavezzi e Zalayeta modificano i risultati dei match, creando danni economici, per esempio, a chi ha scommesso in modo regolare sulla partita in esame. Questo danno chi lo paga alla fine, visto che il risultato viene ampiamente falsato?

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ci risponde un lettore: G.M.:
Sono assolutamente contrario al pezzo sul sito che riguarda i simulatori (e non perchè è contro i giocatori del Napoli), ma forse Lei non hai mai giocato a calcio e non sa cos’è (dal punto di vista sportivo). Premettendo che entrambi i rigori non c’erano, sappia che in tutti e due i casi non si tratta di simulazione (se verrenno squalificati sarà un doppio errore). Lavezzi cade in velocità e Zalatyeta salta per non farsi male (nessuno dei due protesta per avere il rigore): sono entrambe cadute dettate dalla velocità di gioco (molti arbitri, infatti, erroneamente ammoniscono quando un giocatore cade in area: esiste la caduta da fallo, quella da simulazione e quella da contrasto di gioco come nel caso del Napoli).
Sulla problematica della eventuale perdita di introiti a causa di un risultasto sportivo errato, secondo me fa parte delle variabili introllabili del calcio che possono favorire o sfavorire. Immaginiamo quaante volte la Juve ha beneficiato economicamente di vittorie immeritate (rubate).
Non c’è bisogno di moviola in campo, nè di “punizioni” agli atleti. Basterebbe essere certi dell’onestà arbitrale: l’errore, anche eclatante come nel caso di sabato, può succedere a chiunque. Le teorie aziendali, nel calcio sono stravolte, quindi è inutile appellarsi ad un risultato rubato o meno: se la Juve vincerà lo scudetto nessuno si ricorederà di questi errori, e se lo perderà di certo sarà dovuto a prestazioni sportive carenti: il campionato non è una partita secca, se uno è forte vince.

Risposta: Caro lettore “G”,
pensi solo a chi ha giocato tramite TotoSì, per esempio, il pareggio o il 2 della Juve e magari ha perso dei soldi per le due simulazioni in esame. Per me l’arbitro può sempre sbagliare, anche perchè il gioco è troppo veloce.
Alla luce di ciò è giusto introdurre la movila post partita per punire una volta per tutte non l’arbitro, ma chi non ha il coraggio di dire (tipo Lavezzi o Zalayeta) “scusate ma ci ho provato”, perchè questo si evince chiaramente dalle immagini di Sky o delle altre reti.
Bisogna punire chi ci prova. Oggi entriamo nei luoghi pubblici e non troviamo nessuno che fuma. Perchè? Gli italiani sono diventati tutti dei fenomeni di civiltà? Assolutamente no! C’è una legge che prevede pene e multe e la gente per non pagare evita di fare il furbo. Anche nel calcio siamo ormai arrivati alla stretta finale. I Lavezzi o i Zalayeta di turno devono essere puniti se si riscontra un atteggiamento teatrale che ha portato l’arbitro a sbagliare. Se Lavezzi non fosse saltato su una “mina”, come ha visto l’arbitro, il Napoli non avrebbe mai avuto quel rigore.
Questa è la verità. Quindi basta con le pagliacciate in campo e chi sbaglia deve pagare e pure severamente.
Marcel Vulpis – direttore Sporteconomy.itLo propone l’agenzia “Sporteconomy.it”, che edita questo giornale telematico. Alla luce dei casi Lavezzi e Zalayeta, che hanno chiaramente falsato il risultato finale di Napoli-Juventus, c’è bisogno di un “beu geste” da parte dell’AIA e del designatore Pierluigi Collina.

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Marcel Vulpis

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