Re-naming del club, da SV Austria Salzburg a Red Bull Salzburg, restyling dello stadio (prenderà il nome di Red Bull Arena e verrà studiato per catturare l’interesse di nuovi target di sportivi extra-calcio) e controllo assoluto dell’area marketing (a livello di merchandising, cartelloni pubblicitari all’interno dell’impianto sportivo e perfino delle sponsorship minori).

La Red Bull (colosso mondiale del settore energy-drink) non è più solo lo sponsor di maglia del club di Salisburgo, ma sopratutto il proprietario. Una gestione caratterizzata da una serie di profonde modifiche, che non sono piaciute agli ultras del club austriaco. A partire dal nuovo nome o logo (i due tori contrapposti all’interno di un sole dorato), quest’ultimo inserito anche nello stemma societario.

Questi interventi “invasivi”, secondo i supporter dell’Austria Salzburg, snaturerebbero il brand calcistico (giunto nel 1994 fino alle porte della finale della Uefa Cup). Per questa ragione i tifosi dell’SV AS hanno deciso di lanciare una protesta simbolica contro la globalizzazione nel mondo del calcio, promuovendo un’azione coordinata anche con altre tifoserie di club europei. Al centro di questo intervento la contestazione del nuovo patron (Red Bull) e della sua politica marketing.