La Premier League manterrà invariata la propria capacità di produrre reddito attraverso i contratti televisivi, nonostante la nuova formula commerciale preveda la frammentazione dell’offerta in almeno sei pacchetti.

Il Chief Executive del Chelsea, Peter Kenyon ha espresso chiaramente la propria posizione durante il convegno "Soccerex", in programma a Dubai. Secondo Kenyon il prossimo accordo televisivo della Premiership sarà "di importanza critica" sia sul breve, sia sul medio termine, ma i club dovrebbero comunque riuscire a ottenere almeno il miliardo di GBP che Sky sta versando alla lega per il triennio in corso.

Il dirigente ha posto anche l’accento sul necessario equilibrio di gestione tra visibilità televisiva e affluenza di spettatori allo stadio: "I fondi delle televisioni sono stati il catalizzatore per il successo della Premier League negli ultimi 13 anni e hanno sostenuto gli investimenti nei nuovi impianti" – ha dichiarato Kenyon- "ma non vogliamo arrivare ad uno scenario nel quale gli stadi siano vuoti ed i club ottengano tutti i loro soldi dalle tv. E’ avere gli stadi pieni che rende grande lo spettacolo televisivo". (riproduzione riservata)

Non bastano i guadagni derivanti dai diritti tv per le squadre inglesi della Premier League. Gli stadi devono restare al centro del business e l’obiettivo rimane quello di riempire gli spalti con i propri tifosi per garantire lo spettacolo televisivo.