Prima Gauloises (sponsor principale Yamaha), poi Telefonica Movistar (partner della scuderia Honda ed endorser di Dani Pedrosa nella 250cc), adesso Camel (per anni legata al team di Sito Pons). Secondo quanto riportato dal portale motonline.com a causa dell’uscita di questi tre colossi dello sponsoring mondiale sarebbero andati in fumo più di 70 mln di euro. Troppi pure per la ricca MotoGp e per la Dorna Sports (società iberica che controlla l’intero format motoristico).

Un ulteriore elemento di riflessione è il fatto che Camel abbia deciso di abbandonare la MotoGp per la Superbike (Mondiale riservato alle moto di grossa cilindrata). Alla fine sponsor e scuderie vogliono vendere, e al di là della visibilità tv, si tratta, comunque, (nel caso di tutte e tre le classi del Motomondiale), di eventi dove si mettono in mostra i "prototipi", non le moto che realmente vengono vendute dai concessionari (come avviene, invece, nella SBK).

Logico, quindi, che dopo alcuni anni di difficoltà, in cui la SBK è stata vissuta come la "Cenerentola" delle due ruote, oggi sia l’unica reale antagonista del Motomondiale. Gli sponsor possono sfruttare al massimo i paddock (cosa impossibile nella MotoGp, ermetica come la F.1), mostrare agli appassionati gli ultimi modelli, entrare in contatto con loro (in diversi momenti del week-end di gare) e le moto che scendono in pista sono di poco diverse da quelle guidate dai tifosi di questa serie (sempre più in crescita in ogni parte del Mondo).  (riproduzione riservata)

Foto: courtesy of FGSPORT

Continua l’emorragia di denaro dalla MotoGp, classe regina del Motomondiale.Dopo Gauloises (main sponsor Yamaha) e Telefonica Movistar (team Honda) anche la Camel abbandona la più importante classe del motociclismo mondiale.