Anche se sottotraccia, il progetto di Ecclestone di ridurre, da due ad uno, i gran premi ospitati da Germania (Nurburbring ed Hockenheim) ed Italia (Monza ed Imola), prosegue. Per motivi economici, infatti, i due paesi rischiano seriamente di dover rinunciare ad uno dei due appuntamenti iridati.

In casa tedesca ancora non si profila una soluzione idonea per colmare il deficit (2 milioni di euro) presente nel budget operativo della società organizzatrice di Hockenheim; in Italia, invece, il problema affonda le radici nell’ormai famigerata disposizione anti-fumo (che prescrive il divieto di esporre loghi di produttori di tabacco sulle macchine di F1), che ha sconvolto le dinamiche e gli equilibri economico-commerciali della F1, portando un danno economico, limitato all’area sponsor dei team, stimato dall’ufficio studi di Sporteconomy, intorno ai 30-40 mln di euro.

Il circuito maggiormente indiziato come possibile escluso è quello di Monza. Imola, infatti, anche se inserito nei confini nazionali, è organizzato della repubblica di San Marino, che non facendo parte dell’Ue, potrebbe aggirare senza problemi la disposizione continentale ed accogliere i generosi sponsor tabaccai. Se tale progetto andasse in porto, il posto lasciato dai GP esclusi aprirebbe le porte all’inserimento ad altri paesi e mercati, Grecia su tutti gli altri. (L.C.) (riproduzione riservata)