Motori – Il marketing si sposta sulla tuta
Il marketing sportivo non conosce confini. L'ultima idea è l'utilizzo della "linguetta" delle tuta dei piloti del Motomondiale per fini promo-pubblicitari. Il primo ad aver sfruttato questa posizione privilegiata (soprattutto in termini di riprese tv) è stato Valentino Rossi, che sulla sua linguetta ha apposto un acronimo sconosciuto ai più, ma non ai suoi tifosi. WFL, colorato sul modello della bandiera italiana, non è altro che lo slogan "W La Fica", un modo guascone per giocare sul tema a metà tra ironia e un pizzico di sregolatezza.
I colleghi del "Dottore" di Tavullia, invece, hanno scelto una linea politically correct. Jorge Lorenzo, compagno nel team Yamaha, ha utilizzato la linguetta per dare visibilità a Dainese, seguito sulla stessa linea da Colin Edwards per Spidi (altro produttore di tute da gara), da Loris Capirossi per Berik, da Anthony West per Spike, da Andrea Dovizioso per Mapei, da Toni Elias e Sylvain Guintoli per Alice (adsl veloce di Telecom Italia), da Marco Melandri e, infine, da Casey Stoner (campione del mondo in carica) per Marlboro (stilizzata con l'immagine di un codice a barre).
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