Rumors dai pontili affermano che le menti pensanti dei team già si stanno incontrando per concordare alcuni aspetti e interessi comuni nella strategia organizzativa della prossima  Coppa America (la 33ima edizione).

L’idea comune è di non realizzare un nuovo progetto di imbarcazione: la classe Coppa America piace così come è. Del resto sono arrivati ben tre nuove nazionalità sfidanti (Cina, Germania e Sud Africa), sono tornati gli inglesi e sono uscite dai cantieri ben 25 barche nuove che forse sono tutte competitive al massimo dei livelli.

Lo stesso CFO di BMW Oracle Racing, Tom Ehman, è contrario alla realizzazione di nuove barche: “perché cambiare? una nuova classe è particolarmente costosa da creare e dove allocare tutte le attrezzature acquistate e realizzate?”.

Ehman è più convinto in un rimodellamento del format della Coppa, partendo da una modifica sostanziale della Louis Vuitton Cup, magari intinerante nei Round Robin e nelle semifinali con la location definitiva, scelta dal team vincitore, soltanto per la finale LVC e per la Coppa America.

Ricordiamo che la Coppa America è una sfida tra uno yacht club defender ed uno yacht club sfidante, mentre la LVC è la selezione degli sfidanti.

Il dubbio resta: il Villaggio Coppa America è visto come un’opportunità o come una minaccia di business? E poi: quante località come Valencia hanno lo spazio sufficiente per ospitare  le basi dei team? Se BMW Oracle vincesse la Coppa, si riuscirebbe a trovare nella baia di San Francisco tale spazio?

Queste considerazioni nascono dal fatto che sul budget dei team pesa notevolmente, non solo la parte progettuale e realizzativa delle barche, ma anche le basi, che alla fine dell’evento rimangono presso la città ospitante, rappresentando un costo netto. (A.M.).

Rumors dai pontili affermano che le menti pensanti dei team già si stanno incontrando per concordare alcuni aspetti e interessi comuni nella strategia organizzativa della 33ima edizione della Coppa America.