Vela - Nautica

Vela/America’s cup – Mascalzone Latino apre la sua prima scuola

mascalzone 2007.jpgSarà esposta da oggi Mascalzone Latino Ita 55, una delle barche lepre del team, presso la Darsena Acton (Molo Beverello) in un’area a terra appositamente destinata dall’Autorità Portuale di Napoli.


 


La barca è stata appositamente riallestita con la stessa “livrea” che portano ora le barche impegnate a Valencia nella preparazione della 32a edizione dell’America’s Cup.


 


A questa iniziativa si aggiunge una nuova sfida, con la quale il team intende sottolineare il legame che lo unisce alla città partenopea: infatti proprio a Napoli sarà presto realizzata la prima scuola di vela intitolata “Mascalzone Latino” ed indirizzata ai ragazzi meno fortunati economicamente, a partire dagli otto anni in su.


 


“La scuola di vela – ha dichiarato Vincenzo Onorato – sarà per questi ragazzi un’occasione per sperimentare, al di là delle lezioni, il lavoro di gruppo, il significato di agonismo e competizione unita ad onestà e rispetto per gli altri, nella speranza di offrire loro una grande opportunità: di dedicarsi ad uno sport, mettere passione ed impegno in qualcosa che potrebbe insegnare loro un nuovo mestiere o magari trasformarli in campioni della vela”.


 


Un plauso particolare all’iniziativa è già pervenuto dal Segretario di Stato, Enrico Letta, il quale, oltre a concedere il patrocinio della Presidenza dei Consiglio dei Ministri, ha augurato, con queste parole, il migliore successo: “Trovo estremamente meritevole far avvicinare al mondo del mare e della vela fasce più larghe di popolazione, come pure far avviare iniziative che stimolino l’attività nell’area campana.


 


E’ certo un modo di onorare concretamente le tradizioni marinare italiane e di spronare il collegamento tra il mare  e la città di Napoli, in un’ottica di sviluppo. “La speranza di Vincenzo Onorato, nel proporre questa iniziativa, è che la vela anziché sport d’elite possa diventare, così come è oggi il calcio in Italia, uno sport accessibile a tutti e quindi “popolare”. (A.M.)

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Marcel Vulpis

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