Vela - Nautica

Vela/Coppa America -Il commento dell’Unione Sarda sull’occasione sfumata per la Sardegna

IL COMMENTO DELL’UNIONE SARDA (a firma Marcello Cocco) sull’ennesima occasione mancata della Sardegna (o meglio ancora dell’Italia) per quanto riguarda la 33ima edizione della Coppa America.
Di seguito l’articolo:
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È stato soltanto un sogno di mezza estate: la trentatreesima edizione della Coppa America non avrà come teatro il Golfo degli Angeli. E neanche l’Isola di La Maddalena, come era stato ipotizzato nei giorni scorsi. Non c’erano, a dire il vero, molte speranze. A spazzare le ultime illusioni ci ha pensato Michel Bonnefous, amministratore delegato di “America’s Cup Management”, la società incaricata dal defender Alinghi di organizzazione l’evento. Ieri pomeriggio, nel corso di una conferenza stampa, Bonnefous ha annunciato che anche la prossima edizione della prestigiosa manifestazione velica si svolgerà nelle acque di Valencia. E, giusto per non lasciare adito ad alcun dubbio, all’annuncio ufficiale era presente anche Rita Barbera, sindaco della citttà spagnola, oltre che Ernesto Bertarelli, l’imprenditore italo-svizzero, patron di Alinghi. L’unico dubbio è legato alla data della prossima edizione della manifestazione velica (che non avrà come sponsor Louis Vuitton ma probabilmente la Rolex): quasi certamente sarà disputata nel 2009 ma potrebbe anche esserci uno slittamento di un anno.

LE REAZIONI. La notizia, benché attesa, è stata una doccia fredda per tutti. «Capisco», afferma il sindaco Emilio Floris, «che si sia deciso di puntare su Valencia dopo che la città spagnola ha investito tantissimo per ospitare la Coppa America di quest’anno. Era una scelta attesa nonostante il campo di regata di Valencia non sia certo dei migliori». Cagliari, comunque, non ha intenzione di arrendersi senza combattere. «Che la nostra città si particolarmente adatta alla vela», prosegue Floris, «lo dimostra il fatto che nelle nostre acque si svolgano tanti campionati mondiali, compreso quello della classe Optimist, le barche più piccole ma più diffuse nel mondo. Dobbiamo sfruttare queste peculiarità per tentare di portare a Cagliari almeno un act della manifestazione». Uno di quei prologhi, per intendersi, che, per la passata edizione, sono stati ospitati da Trapani. «Ma, sia chiaro, se davvero vogliamo raggiungere almeno questo obiettivo dobbiamo essere compatti: Provincia e Regione devono dimostrare lo stesso interesse che ha il Comune di Cagliari».

LA STORIA. Non è servito, dunque, l’attacco concentrico portato dal presidente del Consiglio Romano Prodi, insieme al governatore Renato Soru e al sindaco Emilio Floris per portare in Sardegna la Coppa America: i tre uomini politici avevano incontrato Bertarelli che, poi, la scorsa settimana, è stato ricevuto dal premier spagnolo Zapatero. Quest’ultimo, probabilmente, lo ha convinto a lasciare la manifestazione velica più importante del mondo a Valencia. Ma ancora più convincenti sono stati gli euro che la città spagnola sborserà per ospitare la Coppa America: per la precedente edizione, nelle case di “America’s Cup Management” arrivarono ne 90 milioni (a cui se ne aggiunsero altri 500 per creare le strutture in città); per la prossima serviranno 105 milioni.

IL FUTURO. Niente Coppa America, dunque, per il 2009. Da subito si comincerà a lavorare per il 2011. Ma intanto il Comune punta a ottenere uno degli act che precedono la manifestazione vera e propria.Verranno organizzate due selezioni: la prima è stata fissata nella primavera dell’anno prossimo, proprio a Valencia, la seconda in una sede europea ancora da definire, ma che verrà comunicata entro la fine del prossimo mese di ottobre, cioè un anno prima dell’evento specifico. In pole position c’è, appunto, Trapani, sede sponsorizzata dal senatore di Forza Italia D’Alì, amico personale di Bertarelli. Ma Cagliari spera di inserirsi a sorpresa e di strappare questo atto della manifestazione.

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